Nella chiesa di Bergoglio tutti sono peccatori
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“C’è una «tentazione» che «divide e distrugge la Chiesa»: è la «voglia mondana di avere il potere», l’invidia e il desiderio «di andare più in alto». …
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Il racconto evangelico prosegue e si legge che essi «continuarono la strada, ma non in silenzio»….
Ecco, quindi, la contrapposizione: «Gesù parla un linguaggio di umiliazione, di morte, di redenzione, e loro parlano un linguaggio da arrampicatori: chi andrà più in alto nel potere?». … Quello di Gesù ai discepoli è un insegnamento cha vale per tutti: «Nella strada che Gesù ci indica per andare avanti … – il servizio è la regola. Il più grande è quello che più serve, quello che più è al servizio degli altri, non quello che si vanta, che cerca il potere, i soldi, la vanità, l’orgoglio». Insegnamento necessario perché, ha fatto notare il Papa, questa «è una storia che accade ogni giorno nella Chiesa, in ogni comunità» dove spesso ci si chiede: «Ma da noi, chi è il più grande? Chi comanda?». Emergono le «ambizioni», la «voglia di arrampicarsi, di avere il potere».
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Tutto questo, ha fatto amaramente notare il Pontefice, «accade oggi in ogni istituzione della Chiesa: parrocchie, collegi, altre istituzioni, anche nei vescovati… tutti». Ecco i «due modi di parlare»: da una parte lo «spirito del mondo, che è spirito di ricchezza, vanità e orgoglio»; dall’altra Gesù che dice: «il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno». Egli «è venuto per servire e ci ha insegnato la strada nella vita cristiana: il servizio, l’umiltà». Del resto … «quando i grandi santi dicevano di sentirsi tanto peccatori, è perché avevano capito questo spirito del mondo che era dentro di loro e avevano tante tentazioni mondane». Infatti «nessuno di noi può dire: “No, io no, no io… io sono una persona santa, pulita.” Tutti noi siamo tentati da queste cose, siamo tentati di distruggere l’altro per salire in alto». è una «tentazione mondana» che «divide e distrugge la Chiesa», e non è certo «lo Spirito di Gesù». …”
(Omelia, Casa Santa Marta, 17 maggio 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva loro: “Il Figlio dell’uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà”. Essi però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli spiegazioni. Giunsero intanto a Cafàrnao. E quando fu in casa, chiese loro: “Di che cosa stavate discutendo lungo la via?”. Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi fosse il più grande. Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: “Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti”. E, preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: “Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato” ” (Mc 9,30-37)
“Chi dice: “Lo conosco” e non osserva i suoi comandamenti, è bugiardo e la verità non è in lui; ma chi osserva la sua parola, in lui l’amore di Dio è veramente perfetto. Da questo conosciamo di essere in lui. Chi dice di dimorare in Cristo, deve comportarsi come lui si è comportato” (1Gv 2,4-6)
“In questo si è manifestato l’amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui” (1Gv 4,9)
C) Commento:
Bergoglio strumentalizza e si serve del Vangelo a proprio uso e consumo. Prende spunto dal passo del vangelo di Marco per portare avanti il suo scopo: demolire e distruggere la Persona degli Apostoli e dei Santi, come già fatto in precedenza infinite volte (si legga: Giovanni Battista ha vissuto “il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell’errore”; Gesù è diverso anche da Giovanni Battista; Re Davide corrotto profetizza l’umiliazione di Gesù; Re Davide peccatore ma santo; Giovanni Battista e la sua “tortura interiore del dubbio”; la meschinità di San Pietro; povero Padre Pio; Noè l’ubriaco; “Pietro non aveva fatto tanti studi, non era laureato: era un pescatore“).
Bergoglio compie quest’opera di demolizione della santità per inculcare nelle menti addormentate e addomesticate di chi lo segue la convinzione che nessun santo è perfetto, che tutti – anche i più grandi santi – sono peccatori, affinché si possa pensare che la santità in questa vita sia un’utopia, un sogno irrealizzabile, quindi un obiettivo non possibile.
I cristiani, secondo Bergoglio, si salvano solo grazie alla misericordia del Padre, che è gratuita: è un regalo per tutti, anche per chi la fa grossa (si legga: stai tranquillo, ne hai fatta una grossa, si, ma stai tranquillo; sono peccatore, mi sento peccatore, sono sicuro di esserlo; la salvezza si regala, è gratuita; la falsa misericordia: Dio perdona tutto e Dio perdona sempre; il peccato è parte dell’identità cristiana e l’identità cristiana è scandalosa; Gesù è gratis, la salvezza è gratis; Dio ci ha salvato gratuitamente e l’essenza della salvezza non deriva dal fare il bene; ho tante cose brutte dentro, è meglio, meglio; la misericordia di Dio è indipendente dalla fede; il perdono muto; la vera e la falsa misericordia; l’incoerenza di Bergoglio su misericordia e giustizia).
I cristiani che seguono gli insegnamenti di Bergoglio da una parte perdono la voglia, la tenacia e la costanza di combattere il male, perché la santità è irraggiungibile; dall’altra parte pensano che anche se si fa ciò che è male, non è poi così grave, perché alla fine Dio è misericordioso, perdona comunque (anche quando non si chiede perdono in modo esplicito).
Si comprende l’inganno? Da una parte si perde la voglia di lottare perché comunque la santità non è un obiettivo possibile in questa vita. Dall’altra parte perché sforzarsi di lottare se alla fine il dio di misericordia di Bergoglio perdona comunque tutti, soprattutto i peccatori?
Seguendo gli insegnamenti di Bergoglio si va dritti all’inferno.
In questo brano Bergoglio in modo subdolo ma preciso lancia anche un messaggio in codice a tutti coloro che fanno parte della sua chiesa. Bergoglio citando il brano del Vangelo evidenzia il fatto che gli apostoli non seguivano Gesù in silenzio. Ma parlavano, mormoravano. In verità gli Apostoli non parlavano dice il Vangelo “perché avevano timore di chiedergli spiegazioni“. Nella chiesa di Bergoglio invece non si deve parlare. E punto. E basta. Si deve seguire il capo Bergoglio in silenzio, senza parlare né mormorare né contraddire. Capito? Si deve servire, non parlare.
Qui Bergoglio richiama tutti allo spirito di servizio che ci deve essere nella sua chiesa. Non sono ammesse voci fuori dal coro.
Ora per Bergoglio servire è giusto. Ora sì. Pochi giorni fa no. Pochi giorni fa, parlando de il ruolo della donna nella chiesa, Bergoglio in modo subdolo invitava la donna a ribellarsi a tutto ciò che era servitù.
Maria, la Donna, che con sommo Amore ha servito è stata innalzata. Eva, che ascoltando il serpente si è ribellata al suo uomo e a Dio, è stata condannata.
Questo si deve comprendere. Quando gli fa comodo Bergoglio dice una cosa; quando non gli fa comodo Bergoglio dice il contrario di quanto detto in precedenza. Questo è Bergoglio. Incoerente e inconsistente. Ma risoluto nel pretendere totale obbedienza (tutti ricordano al sinodo sulla famiglia il suo inequivocabile richiamo ai vescovi, specie ai dissidenti, a stare sotto – sub Petro – a stare così sotto il suo giogo feroce).
E’ questo l’amore insegnato da Bergoglio nella sua nuova religione? Un amore umano che inganna gli sprovveduti che seguono Bergoglio e la sua chiesa, che è una chiesa opposta alla Chiesa di Cristo, nella quale il vero Amore è Cristo, unico Amore, totale Amore, che è Persona.
L’amore proposto da Bergoglio è un amore diverso: un amore che unisce tutte le religioni in una nuova religione, così come insegnato da Sai Baba, dove Cristo è scartato, umiliato, schernito, abbandonato, ucciso.
Nella Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme Cristo è e sempre sarà centro di tutto. Mai nessun uomo o un sistema corrotto di uomini potrà cancellare Cristo e la vera dottrina cristiana, che i figli di Maria, Madre Chiesa, proclameranno per far trionfare il Suo Cuore Immacolato. In Maria, con Maria, per Maria.