“Pietro non aveva fatto tanti studi, non era laureato: era un pescatore”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Anche nel passo liturgico del Vangelo di Matteo (18, 21-25) si affronta lo stesso argomento. Qui il protagonista è Pietro, il quale «aveva sentito tante volte parlare il Signore del perdono, della misericordia». L’apostolo, evidentemente, nella sua semplicità – «non aveva fatto tanti studi, non era un laureato: era un pescatore» – non aveva compreso in pieno il significato di quelle parole. Perciò «si avvicinò a Gesù e gli disse: “Ma, dimmi, Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Ti sembra, fino a sette volte?”». Sette volte: forse gli sembrava di essere stato addirittura «generoso». Ma «Gesù lo ferma e dice: “Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette”»” (Omelia, Casa Santa Marta, 1 marzo 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto»” (Lc 10,21)
C) Commento:
Quando gli fa comodo Bergoglio cita Pietro come il capo, colui al quale dovere obbedienza. Stare cum et sub Petro, disse (“con” e “sotto” Pietro). Tutti infatti ricordano il feroce richiamo e avvertimento esplicito che Bergoglio rivolse ai confratelli durante il Sinodo della Famiglia, che non volevano allinearsi al suo pensiero “distruttivo” in tema di famiglia.
Negli altri casi invece San Pietro è deriso e, come in questo caso, umiliato.
San Pietro viene di fatto deriso per la sua umile condizione di “pescatore”. Non era un “dotto” o un “sapiente”. Ma Gesù guardò al suo cuore, un cuore che si lasciò plasmare dalle mani del Maestro e divenne tenero, si rinnovò, lasciando che lo Spirito Santo parlasse tramite Lui.
Per questo Gesù nel Vangelo ha pregato e ringraziato il Padre per aver voluto rivelare le Sue Verità a chi si è fatto piccolo agli occhi del mondo, umiliandosi pur di rimanere nelle grazie del Padre.
Questo è l’insegnamento di Gesù, che è opposto a quello che oggi Bergoglio vorrebbe portare ai cristiani tiepidi, ai cristiani più ignoranti, ai cristiani che, contaminati dal mondo, non sono più in grado di discernere ciò che è bene da ciò che è male. Su questo fa leva Bergoglio. Su questo hanno fatto leva tanti cosiddetti dotti e sapienti del mondo della chiesa.
Per questo anche nella storia recente Gesù e Maria si sono continuamente manifestati e rivelati a coloro che, scartati e non considerati dal mondo, si sono lasciati permeare e guidare dallo Spirito Santo.
Già in passato Bergoglio schernì San Pietro, così come ha schernito Gesù, la Madonna e tanti santi della storia di Dio (San Giuseppe, Giovanni il Battista: 1º, 2º, 3º; Noè; Re Davide: 1º, 2º).
Bergoglio non è degno di Pietro. Lo spirito che è in Bergoglio si inchinerà allo Spirito che è in Pietro. E più non sarà.
Ogni maschera cadrà e ogni spirito sarà manifesto.
Lo Spirito che era in Pietro e che procede dal Padre e dal Figlio conduce la Chiesa di Cristo alla vittoria.
Gli inferi non prevarranno!