Bergoglio rimprovera una signora che ha fatto Proselitismo

 

A) Documento di J.M. Bergoglio:

Papa Francesco spazientito. Dopo l’aneddoto sulla donna con il cagnolino, il Santo Padre racconta un altro episodio che lo ha visto protagonista. Questa volta a fargli perdere le staffe è stata una donna – all’apparenza molto benestante – che gli ha confidato di essere riuscita a convertire due persone che prima non credevano in Gesù. Un’uscita che lo ha indispettito, perché “fare proselitismo non è evangelizzare”, spiega durante un incontro con i religiosi Barnabiti. Per Bergoglio, infatti, c’è differenza tra fare proselitismo verso chi non crede ed evangelizzare il mondo testimoniando personalmente la bontà del messaggio evangelico attraverso l’amore ma senza mai esercitare alcun tipo di pressione o insistenza su nessuno. “Il nostro annuncio missionario non è proselitismo, io sottolineo tanto questo, ma condivisione di un incontro personale – ‘se tu vuoi, il Signore è così, questa è la vita…’, ma non proselitismo – che ha cambiato la nostra vita. Senza questo, non abbiamo nulla da annunciare, né una destinazione verso cui camminare insieme”, rincara la dose per poi portare ad esempio “una brutta esperienza in questo, in un incontro giovanile alcuni anni fa”.

Ecco allora quanto accaduto: “Uscivo dalla sagrestia e c’era una signora molto elegante, ricca pure, con un ragazzo e una ragazza. E questa signora che parlava lo spagnolo mi dice: ‘Padre, sono contenta perché ho convertito questi due, questo viene da tale e questa viene da tale. Io mi sono arrabbiato e ho detto: ‘tu non hai convertito nulla, tu hai mancato di rispetto con questa gente, non li hai accompagnati. Tu hai fatto proselitismo e questo non è evangelizzare. Era orgogliosa per aver convertito…”. Poi si è rivolto ai Barnabiti: “State attenti a distinguere bene l’azione apostolica dal proselitismo. Noi non facciamo proselitismo. Il Signore non ha mai fatto proselitismo”.” (Libero Quotidiano, 30 Maggio 2023)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

“Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.” (Mc 16,14-16)

“Verso mezzanotte Paolo e Sila, in preghiera, cantavano inni a Dio, mentre i carcerati stavano ad ascoltarli. D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito tutte le porte si aprirono e si sciolsero le catene di tutti. Il carceriere si svegliò e vedendo aperte le porte della prigione, tirò fuori la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Ma Paolo gli gridò forte: «Non farti del male, siamo tutti qui». Quegli allora chiese un lume, si precipitò dentro e tremando si gettò ai piedi di Paolo e Sila; poi li condusse fuori e disse: «Signori, cosa devo fare per esser salvato?». Risposero: «Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia». E annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa. Egli li prese allora in disparte a quella medesima ora della notte, ne lavò le piaghe e subito si fece battezzare con tutti i suoi; poi li fece salire in casa, apparecchiò la tavola e fu pieno di gioia insieme a tutti i suoi per avere creduto in Dio.” (At 16,25-34)

 

C) Commento:

Nuovamente Bergoglio allontana i cristiani dagli insegnamenti di Gesù, stravolgendoli e sovvertendoli. Gesù ha invitato i suoi Apostoli a fare proselitismo, affinché “chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16,16). Questo è proselitismo, senza se e senza ma. E così gli Apostoli hanno fatto, donando tutti la loro vita per fare proselitismo. E così tanti santi hanno fatto, donando a loro volta la loro vita umana affinché tanti, morti nel cuore, tornassero a vivere convertendosi al Signore Gesù.

Questo è fare proselitismo. Questa è l’urgenza che ogni buon cristiano anche oggi avverte nel cuore: portare tutti alla salvezza, che si compie solo in Gesù. Un buon cristiano deve invitare i non cristiani a conoscere e a seguire Gesù e i suoi insegnamenti, anche insistendo quando necessario sulla bontà e sulla necessità di conquistare la vita eterna, meta del cammino di ogni essere umano.

Insistere sì, costringere o obbligare no. Questa è la linea invalicabile che distingue i cristiani da altre filosofie religiose, che impongono la loro religione con la forza e la violenza, anche condannando a morte chi non aderisce a quel credo religioso. Ma questa è anche la differenza tra i nuovi cristiani della Nuova Gerusalemme, che fanno proselitismo per portare tutti a Gesù, rispetto all’insegnamento non cristiano di Bergoglio, che annienta e stravolge l’insegnamento di Gesù, nascondendosi dietro alla parola “evangelizzazione” per in realtà creare un distinguo linguistico al solo scopo di annientare il proselitismo e l’insegnamento autentico che Gesù ci insegna e che è scritto nel Vangelo, come già tante e tante volte Bergoglio ha fatto  (cfr. “Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso… non è la verità”; La chiesa missionaria non fa proselitismo; La “meschinità” di San Pietro e la missione di non fare proselitismo; “Fare proselitismo nel campo ecclesiale è peccato”; “Il proselitismo è un veleno per il cammino ecumenico”; “Noi cristiani non dobbiamo fare proselitismo”; La Madonna non fa proselitismo; Il “grosso peccato” secondo Bergoglio: il proselitismo; Bergoglio parla ancora contro il proselitismo e manifesta il suo spirito anti-cristo; Bergoglio condanna nuovamente il proselitismo: “Non è evangelico”. Poi aggiunge: “Noi non siamo molto entusiasti di fare subito le conversioni”).




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