“La diversità delle nostre identità religiose è un dono di Dio”
A) Testo del discorso di Bergoglio:
“Cari amici, cari giovani albanesi e del Mediterraneo,
è per me una gioia sapervi riuniti a Tirana, dieci anni dopo la mia visita nel vostro amato Paese nel 2014. Non mi dimentico! Mi ricordo di quel viaggio in cui ho potuto incontrare il vostro popolo, un popolo dai molteplici volti ma unito dal coraggio. Come dicevo allora ai giovani, «voi siete la nuova generazione dell’Albania» (Angelus, Tirana, 21 settembre 2014). Aggiungo oggi, cari giovani delle cinque sponde del Mediterraneo: voi, la nuova generazione, siete l’avvenire della regione mediterranea.
(…)
Imparate insieme a leggere i segni dei tempi. Contemplate la diversità delle vostre tradizioni come una ricchezza, una ricchezza voluta da Dio. L’unità non è uniformità, e la diversità delle nostre identità culturali e religiose è un dono di Dio. Unità nella diversità. Crescete nella stima reciproca, come testimoniano i vostri antenati.(…)” (Videomessaggio per l’incontro del mediterraneo “Pellegrini di speranza e costruttori di pace”, Tirana, 17 settembre 2024)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Ma per i vili e gl’increduli, gli abietti e gli omicidi, gl’immorali, i fattucchieri, gli idolàtri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte»” (Ap 21,8)
“Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca” (Ap 3,16)
C) Commento:
Dopo il documento ufficiale firmato ad Abu Dhabi (cfr.“Il pluralismo e le diversità di religione sono una sapiente volontà divina”), quello ufficiale firmato a Giacarta (cfr. “Tutti insieme, ciascuno praticando la propria religione, possiamo camminare alla ricerca di Dio” e tanti altri messaggi ufficiali proclamati (cfr. L’Ecumenismo o il Sincretismo di Bergoglio ispirato a Sai Baba; Bibbia o corano, cristiani o mussulmani: “condividere, perché uno solo è Dio”; Bergoglio come Sai Baba. “Noi siamo figli di Dio, tutti… come le dita di una mano: cinque sono le dita”; In Bangladesh Bergoglio tradisce ancora l’insegnamento di Gesù per unire tutti nella sua nuova religione mondiale; Gli uomini e le donne di tutte le religioni sono “in cammino verso la medesima meta celeste”), Bergoglio è ormai senza freni nel proclamare la sua nuova religione, dove tutte le religioni portano a Dio, dove “ la diversità delle nostre identità religiose è un dono di Dio”.
Questo è il pensiero del romano pontefice, più volte ribadito. Ai cristiani cattolici va bene così? Ai cardinali, vescovi, presbiteri, consacrati e fedeli laici della Chiesa Cattolica Romana va bene così?
Sappiano tutti costoro che la religione insegnata da Bergoglio è opposta a quella insegnata da Gesù Cristo e insegnata dalla Bimillenaria Tradizione Cattolica. Chi rimane tiepido e indifferente a tutto ciò ne diviene inevitabilmente complice, divenendo apostata. E i tiepidi, ci dice l’evangelista Giovanni nel Libro dell’Apocalisse, saranno travolti e condannati insieme agli apostati e agli idolatri.