Prima Bergoglio distrugge il Mistero dell’Annunciazione…

 

A) Testo del discorso:

I giovani, incontrandosi con gli anziani, hanno l’opportunità di ricevere la ricchezza delle loro esperienze e dei loro vissuti. E gli anziani, incontrandosi con i giovani, trovano in loro la promessa di un futuro pieno di speranza. È importante che voi giovani dialoghiate con gli anziani, che parliate con i nonni, che ascoltiate i nonni, che ascoltiate quell’esperienza di vita che va oltre quella dei vostri genitori. Il punto di incontro tra Maria ed Elisabetta sono i sogni. Tutte e due sognavano. I giovani sognano, i vecchi sognano. È proprio il sogno, la capacità di sognare, la visione del domani ciò che ha tenuto e mantiene unite le generazioni, come ci ricorda il profeta Gioele: “I vostri vecchi sogneranno sogni, i vostri giovani vedranno visioni” (cfr 2,28). Così gli anziani sognano tante cose: la democrazia, l’unità delle nazioni…; e i giovani profetizzano, sono chiamati a essere artigiani dell’ambiente e della pace. Elisabetta, con la saggezza degli anni – era anziana – rafforza Maria, che era giovane ed era piena di grazia, guidata dallo Spirito […]..
Cari giovani, non voglio fare una predica lunga. Vi invito a essere costruttori di ponti. Costruttori di ponti tra le generazioni, riconoscendo i sogni di coloro che vi hanno preceduto nel cammino. L’alleanza tra le generazioni mantiene viva la storia e la cultura di un popolo. Auguro a voi, giovani russi, la vocazione di essere artigiani di pace in mezzo a tanti conflitti, in mezzo a tante polarizzazioni che ci sono da tutte le parti, che affliggono il nostro mondo. Vi invito a essere seminatori, a spargere semi di riconciliazione, piccoli semi che in questo inverno di guerra non germoglieranno per il momento nel terreno ghiacciato, ma che in una futura primavera fioriranno. Come ho detto a Lisbona: abbiate il coraggio di sostituire le paure con i sogni. Sostituire le paure con i sogni. Sostituite le paure con i sogni. Non siate amministratori di paure ma imprenditori dei sogni. Concedetevi il lusso di sognare alla grande!
Cari giovani, vi ringrazio per il tempo che mi avete regalato, per aver voluto condividere con me un po’ dei vostri sogni e delle vostre speranze, delle vostre paure e delle vostre sofferenze. Grazie a Varvara per la sua testimonianza di famiglia. Grazie ad Alexander per la sua testimonianza di vita. Grazie! E grazie a tutti voi per la testimonianza che state dando oggi, in questo incontro.
Vi invito a guardare a Maria, a trovare il Signore, a concepirlo nel cuore e a portarlo presto, in fretta, a chi è lontano, a portarlo a chi ne ha bisogno. Siate segno di speranza, segno di pace e di gioia, come Maria, perché, con la stessa “umiltà della sua serva”, anche voi possiate cambiare la storia in cui vivete. Mettetevi in gioco per il futuro, ancorati alle radici dei nonni. Vi saluto con affetto. Sono contento di avere parlato con voi. Vi do la mia benedizione. Prego per voi e, per favore, voi non dimenticatevi di pregare per me.
(Collegamento video con i giovani russi riuniti a San Pietroburgo in occasione del X Incontro nazionale dei giovani cattolici della Russia, 26 agosto 2023
https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2023/08/26/0584/01275.html#trad)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Nel sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.  Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te».  A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.  Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei” (Lc 1,26-38).

Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso.  Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso.  Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore.  Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto». Zaccaria disse all’angelo: «Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo»” (Lc 1,5-20)

 

C) Commento:

Bergoglio distrugge il Mistero dell’Annunciazione. Maria non avrebbe visto e parlato con l’Arcangelo Gabriele che Le ha annunciato la nascita del Messia. No. Ora Bergoglio insegna che Maria avrebbe “sognato”. Come la cugina Elisabetta, che non avrebbe ricevuto tramite il marito sacerdote Zaccaria l’annuncio dell’Angelo, come invece narrano i Vangeli. No. Anche Elisabetta, la madre del grande profeta Giovanni il Battista, avrebbe “sognato”.

Non è la prima volta che Bergoglio stravolge l’insegnamento del Vangelo a danno di Maria, san Giuseppe e di Giovanni il Battista. Dapprima Bergoglio ha insegnato che Maria sotto la Croce si sarebbe sentita ingannata da Dio Padre (cfr. La Madonna era umana e forse aveva voglia di dire al Signore: “Bugie! Sono stata ingannata!”; ), per poi annullare il Dogma dell’Immacolata (cfr. “Maria non è nata santa”. Quindi Bergoglio nega il dogma dell’Immacolata; “Immacolata Concezione significa che Maria è la prima salvata”), per poi declassare Maria come semplice “discepola” di Gesù giungendo a chiamarla con disprezzo “meticcia” (cfr. “Maria è più discepola di madre… Questo è il ruolo che Maria conserva per sempre: essere l’umile ancella del Signore, niente di più”; Bergoglio bestemmia la Madonna (chiamandola “meticcia”) e nega che Ella è “Corredentrice”) Poi Bergoglio ha ironizzato su San Giuseppe e sull’annuncio ricevuto dal Santo Custode dal Cielo per salvare il Bambino Gesù (cfr. “Sono convinto che San Giuseppe soffrisse di insonnia. Non riusciva a prendere sonno perché temeva che ogni volta che si addormentava Dio cambiasse i suoi piani attraverso i suoi sogni”). Infine, più e più volte ha ironizzato sulla santità di san Giovanni il Battista, colui che Gesù ha indicato come il più santo tra i nati di Donna, insegnando che il Battista sarebbe stato consumato dal dubbio dello sbaglio (cfr. Giovanni Battista ha vissuto “il buio dello sbaglio, il buio di una vita bruciata nell’errore”; 
Giovanni Battista e la sua “tortura interiore del dubbio”; Bergoglio contro Giovanni il Battista: “Era proprio nel momento del buio…, nel buio del cuore”; Giovanni il Battista secondo Bergoglio: Gesù “è eretico, non è il Messia che aspettavo”).

L’insegnamento di Bergoglio è anticristiano, antimariano e contrario al Vangelo.




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