La “misericordia” e l’ “amore” di Bergoglio manifestano lo spirito dell’anticristo
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Cari amici, vi do un cordiale benvenuto. Mi rallegro di incontrarvi e vi ringrazio per aver accolto l’invito a riflettere insieme sul tema della misericordia. (…) Perciò è importante ricercare l’incontro tra di noi, un incontro che, senza sincretismi concilianti, «ci renda più aperti al dialogo per meglio conoscerci e comprenderci; elimini ogni forma di chiusura e di disprezzo ed espella ogni forma di violenza e di discriminazione». Ciò è gradito a Dio ed è un compito urgente, in risposta non solo alle necessità di oggi, ma soprattutto all’appello all’amore, anima di ogni autentica espressione religiosa. Il tema della misericordia è familiare a molte tradizioni religiose e culturali, dove la compassione e la nonviolenza sono essenziali e indicano la via della vita: «Il rigido e il duro appartengono alla morte; il molle e il tenero appartengono alla vita», attesta un antico detto sapienziale (Tao-Te- Ching, 76). (…) Non accada più che le religioni, a causa del comportamento di alcuni loro seguaci, trasmettano un messaggio stonato, dissonante da quello della misericordia. (…) Siano le religioni grembi di vita, che portino la tenerezza misericordiosa di Dio all’umanità ferita e bisognosa; siano porte di speranza, che aiutino a varcare i muri eretti dall’orgoglio e dalla paura” (Udienza Interreligiosa, Città del Vaticano, 3 novembre 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre” (1Gv 2,22-23)
“Poiché molti sono i seduttori che sono apparsi nel mondo, i quali non riconoscono Gesù venuto nella carne. Ecco il seduttore e l’anticristo!” (2Gv 1,7)
“Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. In realtà, però, non ce n’è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire il vangelo di Cristo. Orbene, se anche noi stessi o un angelo dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo predicato, sia anàtema! L’abbiamo già detto e ora lo ripeto: se qualcuno vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!” (Gal 1,7-9)
C) Commento:
Bergoglio, schermandosi dietro alla parola “misericordia”, avanza nel suo progetto sincretista per unire tutte le religioni esistenti in una nuova religione mondiale il cui comune denominatore è la parola “amore”.
Colui che ha ideato e voluto questo progetto anti-cristico è stato Sai Baba, che nel suo agire non santo ha cercato di unire nella parola “amore” le cinque grandi così dette religioni mondiali: cristianesimo, ebraismo, islamismo, buddismo e induismo.
Ma così facendo, Sai Baba si è sostituito a Cristo, ponendosi al di sopra di Cristo, mandato dal Padre per salvare il mondo. L’unico “Amore” che salva è Cristo. Chi predica un “amore” che non porta a Cristo, ma che pretende di superare Cristo, nega il Figlio e il Padre che, nel Suo Progetto di Salvezza, ha mandato Cristo nel mondo affinché il mondo si salvi per mezzo di Lui. E chi, in virtù di una falsa misericordia, allontana i cristiani da Cristo, dicendo che fare proselitismo è peccato, dicendo che anche chi non crede a Cristo è “figlio di Dio” (cfr. Siamo tutti figli di Dio) nega il Figlio e il Padre. Quindi sia Sai Saba sia Bergoglio negano il Figlio e il Padre.
Infatti, coloro che nel loro agire anziché portare a Cristo, si allontanano e allontanano da Cristo, sono inganno. Le parole “misericordia” e “amore”, se svuotate di Cristo, divengono parole ingannevoli che, per quanto umanamente attraenti e suadenti, sono inganno. Bergoglio, quando si scaglia contro chi fa “proselitismo” (cfr. Il proselitismo è una solenne sciocchezza, non ha senso…non è la verità; La chiesa missionaria non fa proselitismo; La “meschinità” di San Pietro e la missione di non fare proselitismo; Fare proselitismo nel campo ecclesiale è peccato; Il proselitismo è un veleno per il cammino ecumenico) manifesta di essere posseduto da uno spirito anti-cristiano. E’ Gesù che ha comandato ai Suoi Apostoli di fare “Proselitismo” (Mc 16,15-16). Bergoglio rinnega l’insegnamento di Gesù per insegnare un comandamento anti-cristiano, contrario a Gesù.
Inoltre, per i veri cristiani la vera “misericordia” è quella insegnata da Gesù, che non ha separato la misericordia dalla “giustizia” (cfr. Mt 23,23). “Non peccare più, affinché non ti abbia ad accadere qualcosa di peggio” (Gv 5,14), ha detto Gesù. La misericordia insegnata da Bergoglio è ingannevole perché, separata dalla giustizia divina, induce gli uomini a rimanere e a perseverare nel peccato. (cfr. La vera e la falsa misericordia).
Lo stesso dicasi per la parola “amore”, che deve portare solo a Cristo, l’ “Amore fatto carne, fatto Persona” e ai Suoi insegnamenti. Di conseguenza, chi propone un concetto di “amore” che allontana da Cristo e dai Suoi insegnamenti, per unirsi a chi non riconosce Cristo “Figlio di Dio”, è inganno, perché tradisce il Progetto di Salvezza voluto dal Padre, che si compie solo e soltanto in Cristo, non nell’ebraismo, nell’islamismo, nel buddismo o nell’induismo. E anche tra i cristiani, una è la Chiesa di Cristo, Corpo mistico di Cristo: quella nella quale è presente lo Spirito Santo.
Certamente chi è animato dallo spirito dell’anti-cristo mai manifesterà apertamente la sua vera natura, perché subito sarebbe da molti allontanato. Tuttavia, chi è animato da tale spirito, non manifesterà apertamente il proprio agire, ma agirà in modo contraddittorio e ingannevole. Come ha messo in guardia Gesù, chi è animato dallo spirito del nemico di Dio non parlerà in modo lineare, dicendo “sì, sì; e no, no” (Mt 5,37) ma ingannevole e dirà “sì, no; no, sì” (cfr. L’alleanza con il popolo ebraico è abrogata “sì, sì” o “no, no”?).
I veri cristiani devono uscire dal torpore e dal sonno dell’incredulità e dell’ignoranza (voluta nel corso della storia da tanti ministri della chiesa che, anziché “servire” il popolo, “si sono serviti” del popolo per fare i propri interessi umani), per difendere Cristo e i Suoi insegnamenti autentici. Meglio pochi che, offrendo la propria vita e la propria quotidianità, vogliono rimanere fedeli e obbedire a Cristo piuttosto che tanti che, tiepidi e assopiti, vogliono continuare ad obbedire agli uomini che hanno tradito Cristo (At 5,29).