L’incontro di preghiera ad Assisi. Essere «una sola cosa». In Cristo o nel sincretismo di Sai Baba?
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“«Di fronte a Gesù crocifisso risuonano anche per noi le sue parole: «Ho sete» (Gv 19,28). La sete, ancor più della fame, è il bisogno estremo dell’essere umano, ma ne rappresenta anche l’estrema miseria. Contempliamo così il mistero del Dio Altissimo, divenuto, per misericordia, misero fra gli uomini. (…) “L’Amore non è amato”: secondo alcuni racconti era questa la realtà che turbava San Francesco di Assisi. Egli, per amore del Signore sofferente, non si vergognava di piangere e lamentarsi a voce alta (cfr Fonti Francescane, n. 1413). Questa stessa realtà ci deve stare a cuore contemplando il Dio crocifisso, assetato di amore. (…) Di fronte a Cristo crocifisso, «potenza e sapienza di Dio» (1 Cor 1,24), noi cristiani siamo chiamati a contemplare il mistero dell’Amore non amato e a riversare misericordia sul mondo. Sulla croce, albero di vita, il male è stato trasformato in bene; anche noi, discepoli del Crocifisso, siamo chiamati a essere “alberi di vita”, che assorbono l’inquinamento dell’indifferenza e restituiscono al mondo l’ossigeno dell’amore. (…) Come Maria presso la croce, ci conceda il Signore di essere uniti a Lui e vicini a chi soffre. Accostandoci a quanti oggi vivono da crocifissi e attingendo la forza di amare dal Crocifisso Risorto, cresceranno ancora di più l’armonia e la comunione tra noi. «Egli infatti è la nostra pace» (Ef 2,14), Egli che è venuto ad annunciare la pace ai vicini e ai lontani (cfr Ef 2,17). Ci custodisca tutti nell’amore e ci raccolga nell’unità, nella quale siamo in cammino, perché diventiamo quello che Lui desidera: «una sola cosa» (Gv 17,21).»” (Visita ad Assisi per la giornata mondiale di preghiera per la pace, 20 settembre 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Essi [gli Apostoli] non sono del mondo, come io non sono del mondo. Consacrali nella verità. La tua parola è verità. Come tu mi hai mandato nel mondo, anch’io li ho mandati nel mondo; per loro io consacro me stesso, perché siano anch’essi consacrati nella verità. Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me; perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Gv 17,16-21)
“Ecco il seduttore e l’anticristo! Fate attenzione a voi stessi, perché non abbiate a perdere quello che avete conseguito, ma possiate ricevere una ricompensa piena. Chi va oltre e non si attiene alla dottrina del Cristo, non possiede Dio. Chi si attiene alla dottrina, possiede il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a voi e non porta questo insegnamento, non ricevetelo in casa e non salutatelo; poiché chi lo saluta partecipa alle sue opere perverse” (2Gv 7b-11)
C) Commento:
Bergoglio incontra ad Assisi i rappresentanti delle così dette religioni mondiali e nella sua meditazione invita tutti, citando il Vangelo dell’Apostolo Giovanni (Gv 17,21), ad unirsi per essere «una sola cosa».
Essere una sola cosa in chi? In Cristo o in altri? L’Apostolo Giovanni riporta nel Suo Vangelo l’affermazione di Gesù che vuole che tutti siano una sola cosa in Lui, come Lui, il Cristo, è nel Padre. Dio Padre manda il Figlio, fatto carne, affinché tutti credano in Lui, affinché facendosi battezzare in Cristo tutti possano salvarsi e compiere la Volontà del Padre.
Questo principio è il principio basilare del cristianesimo. Se non si comprende che la salvezza passa solo e soltanto tramite Cristo, perché così ha stabilito Dio Padre, tutto il resto è inganno. Quindi affermare genericamente che si deve essere “una sola cosa”, ma non in Cristo, è ingannare le genti e andare contro il Progetto di Salvezza del Padre; è fare non la Volontà del Padre ma la volontà del nemico del Padre, il demonio.
Bergoglio il 6 gennaio 2016 ha presentato al mondo il suo ingannevole progetto di nuova religione mondiale, dove Cristo è mischiato agli altri simboli religiosi in nome di un “amore” che non proviene da Dio Padre. Per Dio Padre l’Amore fatto Persona è solo e soltanto Cristo, non altri simboli di altre religioni che non provengono dal Cuore di Dio Padre.
La differenza non è banale ma è sostanziale. Chi è animato dallo spirito diabolico non negherà mai apertamente Cristo, pubblicamente; ma cercherà di portare alla negazione di Cristo in modo sottile, prima unendo Cristo ad altri simboli religiosi per poi gradualmente farLo scomparire, usando ragionamenti e termini umani ad effetto, quali “amore” e “pace”, grazie ai quali conquistare il consenso mondiale di tutti, credenti e non credenti. Per questo Bergoglio ha affermato che Dio è Padre di tutti, cristiani e non cristiani; che «tutti siamo figli di Dio».
Così facendo lo spirito dell’anticristo potrà procedere nella sua azione che porterà gli esseri umani a negare progressivamente Cristo e i Suoi insegnamenti autentici, in nome di concetti e ragionamenti umani, solo umani, che non provengono dal volere di Dio Padre ma che provengono dal volere di colui che è padre della menzogna, il menzognero, il diavolo.
Bergoglio strumentalizza il sacrificio di Cristo sulla Croce dopo averlo umiliato e bestemmiato più volte. Chi è animato dallo Spirito Santo non potrebbe mai affermare che Gesù sulla Croce si è fatto come un serpente, che è brutto da fare schifo, che Gesù “si è fatto serpente”… “E questo è il mistero del Cristo”, che Gesù non dice parolacce ma quello che dice è peggio delle parolacce, che La Croce di Gesù esprime tutta la forza negativa del male, che Gesù non era uno pulito, che Gesù fa un po’ lo scemo.
Affermare, come fa ora Bergoglio, che sulla Croce «il male è stato trasformato in bene» è una eresia. Sulla Croce Cristo, Sommo Bene, ha vinto il male. Il male non si è trasformato ma ha perso, è stato vinto da Cristo! Così come è blasfema l’affermazione di Bergoglio secondo il quale il «Dio Altissimo» è «divenuto, per misericordia, misero fra gli uomini». Vergogna!
Misero non è il Dio Altissimo! Misero è chi, animato da uno spirito immondo, strumentalizza Cristo, l’Amore fatto Persona, per condurre con l’inganno gli uomini ad un altro concetto di “amore”, quello umano che porta al sincretismo religioso di Bergoglio e della sua nuova religione mondiale, dove tutti sono invitati a fondersi in nome di un “amore” e di una “pace” che non provengono da Cristo ma dal suo nemico: Sai Baba.