“Gesù fa un pò lo scemo”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Entrambe non sono verità: né il rigorismo né il lassismo sono verità. Il Vangelo sceglie un’altra strada. … Pensiamo alla scena dell’adultera (cfr Gv 8,1-11). Sta scritto: dev’essere lapidata. E’ la morale. E’ chiara. E non rigida, questa non è rigida, è una morale chiara. Dev’essere lapidata. Perché? Per la sacralità del matrimonio, la fedeltà. Gesù in questo è chiaro. La parola è adulterio. E’ chiaro. E Gesù si, fa un po’ lo scemo [nella traduzione riveduta e corretta successivamente dagli organi di stampa del Vaticano è scritto “il finto tonto”], lascia passare il tempo, scrive per terra…” (Apertura del Convegno Ecclesiale della diocesi di Roma, San Giovanni in Laterano, 16 giugno 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Chi è il menzognero se non colui che nega che Gesù è il Cristo? L’anticristo è colui che nega il Padre e il Figlio. Chiunque nega il Figlio, non possiede nemmeno il Padre; chi professa la sua fede nel Figlio possiede anche il Padre” (1Gv 2,22-23)
C) Commento:
Di fronte a ciò ogni commento appare superfluo.
Solo chi è animato dallo spirito dell’anticristo, dallo spirito immondo, può permettersi di dire che “Gesù fa un po’ lo scemo”.
Chi bestemmia lo Spirito Santo, che è Cristo, non è figlio di Dio ma è figlio del maligno, di satana, del serpente antico, nemico di Dio.
E chi prega in comunione con coloro che sono animati dallo spirito immondo, riceverà la loro stessa condanna.