La famiglia secondo coscienza
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Alla domanda della giornalista Franca Giansoldati de “Il Messaggero”: “Io torno sull’argomento della legge che sta per essere votata al Parlamento italiano: è una legge che in qualche modo riguarda anche altri Stati, perché altri Stati hanno all’attenzione leggi che riguardano unioni fra persone dello stesso sesso. C’è un documento della Congregazione della Dottrina della Fede, che risale al 2003, che dedica un’ampia attenzione a questo, e in più dedica un capitolo al comportamento che devono tenere i parlamentari cattolici in Parlamento davanti a queste leggi, e si dice espressamente che i parlamentari cattolici non devono votare queste leggi. Visto che c’è molta confusione su questo, Le volevo chiedere innanzitutto se questo documento del 2003 ha ancora un valore, e effettivamente, quale comportamento un parlamentare cattolico deve tenere?“
Bergoglio risponde: “Sul primo argomento: io non ricordo bene quel documento del 2003 della Congregazione per la Dottrina della Fede. Ma un parlamentare cattolico deve votare secondo la propria coscienza ben formata: questo, direi soltanto questo. Credo che sia sufficiente. E dico “ben formata”, perché non è la coscienza del “quello che mi pare”. Io mi ricordo quando è stato votato il matrimonio delle persone dello stesso sesso a Buenos Aires, che c’era un pareggio di voti, e alla fine uno ha detto all’altro: “Ma tu vedi chiaro?” – “No” – “Neppure io” – “Andiamocene” – “Se ce ne andiamo, non raggiungiamo il quorum”. E l’altro ha detto: “Ma se raggiungiamo il quorum, diamo il voto a Kirchner!”, e l’altro: “Preferisco darlo a Kirchner e non a Bergoglio!” … e avanti. Questa non è coscienza ben formata! E sulle persone dello stesso sesso, ripeto quello che ho detto nel viaggio di ritorno da Rio de Janeiro e che è nel Catechismo della Chiesa Cattolica” (Conferenza Stampa durante il volo di ritorno dal viaggio apostolico in Messico, 17 febbraio 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (Gen 1,27)
“Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio” (Lev 18,22)
“Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio; ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all’adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio” (Mt 5,31-32)
“O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio” (1Cor 6,9-10)
C) Commento:
Bergoglio afferma che: “un (parlamentare) cattolico deve votare secondo la propria coscienza“, affrettandosi ad aggiungere immediatamente dopo che la coscienza deve essere tuttavia “ben formata“. Ben formata da chi? Da Dio Padre Onnipotente? Dal Figlio? Dallo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio? O ben formata nella nuova dottrina di J. M. Bergoglio? Ci si deve porre la domanda e trovare la vera risposta, in Spirito e Verità. La domanda non è né banale né retorica. E’ sincera, profonda, vera.
Ogni qual volta Bergoglio affronta i temi inerenti la “famiglia” manifesta sempre insegnamenti opposti a quelli manifestati dallo Spirito Santo nel corso della storia della cristianità autentica.
Procediamo con ordine. Da principio il Padre “maschio e femmina li creò” (come è scritto nel Libro della Genesi). E nel Levitico è scritto chiaramente che l’omosessualità è male, così come ribadisce San Paolo, che afferma che i “sodomiti” e gli “effeminati” non erediteranno il Regno di Dio. Bergoglio invece ha nuovamente richiamato la frase da egli pronunciata di ritorno da Rio de Janeiro, il “chi sono io per giudicare (i gay)“, con la quale ha inaugurato il suo nuovo approccio in tema di “famiglia”. Con tale insegnamento Bergoglio sovverte e stravolge gli insegnamenti di Dio Padre, che nella creazione ha sancito l’unica forma di unione voluta da Dio: quella tra un uomo e una donna. L’omosessualità è peccato grave agli occhi di Dio e gli omosessuali che vogliono vivere il Regno dei Cieli devono vivere in continenza, non peccare più e invocare la misericordia divina. Questo si deve dire in Spirito e Verità per Amore di questi figli.
L’unione sponsale consacrata in Dio è indissolubile. Gesù Cristo su questo tema è stato chiaro. Vi sono delle eccezioni che sono confinate come tali. La regola è la fedeltà coniugale. Questo si deve affermare con chiarezza. Questo è il patto d’alleanza coniugale che l’uomo e la donna si promettono l’un l’altro, sia umanamente sia divinamente.
Nessun uomo deve osare separare ciò che Dio ha unito. Invece Bergoglio ha osato! Eccome! Ha scritto di suo pugno un proprio documento (il cosiddetto motu proprio) che consente di annullare più facilmente le nozze celebrate nel nome di Dio, cambiando totalmente nei fatti la regola di Gesù, che ha previsto che il matrimonio si possa sciogliere solo in un caso (quello che nel Vangelo è descritto come “caso di concubinato”). Bergoglio invece ha decretato che in ogni diocesi si possano sciogliere le nozze con estrema facilità (Bergoglio fa l’esempio di chi non aveva fede), lasciando poi alla libertà di coscienza dei responsabili delle diocesi i casi in cui annullare i matrimoni (cfr. Bergoglio e i casi di nullità del matrimonio).
Il modo di insegnare e di formare le coscienze di Bergoglio è scandaloso e anticristiano. Bergoglio contraddice l’insegnamento di Gesù e dello Spirito Santo. Le coscienze dei cristiani devono essere formate in modo univoco, chiaro, definito, seguendo gli insegnamenti del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Il Bene è unico, univoco. Non vi possono essere più “beni”. Come uno solo è Dio, così uno solo è il Bene: Dio Sommo Bene, che in Cristo si manifesta. La Verità in Cristo è assoluta, affinché ognuno sia sicuro, seguendo Cristo e i Suoi insegnamenti, di non sbagliare. Per questo il Padre ha inviato Suo Figlio, il Cristo.
Se così non fosse stato, le diverse sensibilità di coscienza di ciascun essere umano avrebbero portato a diverse forme di bene, a diverse forme di verità. Ma sarebbe stato il caos. Ognuno avrebbe fatto ciò che secondo la propria coscienza è bene o male. Per questo Dio Padre è intervenuto nella storia donando i Suoi Comandamenti. Per questo, in un atto d’Amore senza precedenti, ha donato più volte il Figlio. Questo è l’infinito Amore misericordioso di un Padre verso i propri figli.
Bergoglio invece insegna che vi è il bene secondo coscienza.
Bergoglio dice che non c’è, nemmeno per chi crede, una verità assoluta.
Chi ha il compito di formare le coscienze dei cristiani DEVE dire ciò che è bene e ciò che è male secondo gli insegnamenti di Dio. Non si possono stravolgere gli insegnamenti di Dio per formare le coscienze con altri insegnamenti che non sono da Dio. Questo è il subdolo inganno che sta avvelenando le coscienze di tanti cristiani che perdono la propria essenza.
Bergoglio non è degno di essere la guida spirituale dei cristiani.
Lo spirito che è in Bergoglio è anticristico e contraddice gli insegnamenti di Cristo e dello Spirito Santo in tema di “Famiglia”.
Bergoglio agisce da politico, per cercare di accontentare tutti: atei, non credenti in genere, i cristiani tiepidi che si sono lasciati condizionare da ciò che è mondo. Tutti fuorché i veri cristiani!
I veri cristiani anziché trovare in Bergoglio un padre, un sostegno, trovano in Bergoglio uno spirituale carnefice; trovano chi spiritualmente uccide e tradisce le aspettative dei figli. Queste considerazioni sono frutto di fatti ben precisi che Bergoglio ha manifestato di recente durante le manifestazioni in Italia a difesa della famiglia voluta da Dio (cfr. Family day da una parte, Bergoglio dall’altra: “Nessuna condizione umana può essere motivo di esclusione”; e anche Family day no, divorziati sì).
La Famiglia va amata, sostenuta, educata. Non si formano bene le coscienze dicendo che in famiglia si può arrivare a litigare tirandosi i piatti, purché dopo si faccia la pace. Questo è un insegnamento subdolo e ingannevole. Certi gesti lasciano il segno e rischiano di far naufragare tutto, come il tirarsi i piatti tra coniugi, che per molti è una cosa inaudita. Un padre che ha a cuore i suoi figli deve dire loro di non litigare affatto, se vogliono essere santi come santo è il Padre che è nei Cieli.
Si deve ritornare a far amare e apprezzare la regola divina, nella sua essenza e sostanza, anziché parlare sempre dell’eccezione o del rimedio da porre in essere dopo aver sbagliato, dopo aver peccato, come se il peccato fosse inevitabile. Questo è il subdolo veleno che viene instillato, giorno dopo giorno, nelle coscienze. Un veleno che conduce a far morire le coscienze, che perdono il senso della vera vita in Cristo e si conformano ad una vita nella quale il peccato è la normalità.
Bergoglio sta demolendo lentamente ma inesorabilmente il primo, fondamentale istituto che Dio Padre Onnipotente ha donato all’umanità e sul quale si regge la società: la Famiglia.
Le coscienze dei veri figli di Dio, dei cristiani autentici, devono essere mantenute vive e vere, “ben formate” nell’insegnamento della tradizione cristiana autentica, che in Dio Padre, Figlio e Spirito Santo è e sempre sarà. Con Cristo, per Cristo, in Cristo.