Family Day da una parte, Bergoglio dall’altra: “Nessuna condizione umana può essere motivo di esclusione”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Proprio in questo consiste il ministero profetico di Gesù: nell’annunciare che nessuna condizione umana può costituire motivo di esclusione – nessuna condizione umana può essere motivo di esclusione! – dal cuore del Padre, e che l’unico privilegio agli occhi di Dio è quello di non avere privilegi. L’unico privilegio agli occhi di Dio è quello di non avere privilegi, di non avere padrini, di essere abbandonati nelle sue mani” (Angelus, Piazza san Pietro, 31 gennaio 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò” (Gen 1,27)
“O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio” (1Cor 6,9-10)
“Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, l’amore di molti si raffredderà. Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. Frattanto questo vangelo del regno sarà annunziato in tutto il mondo, perché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verrà la fine. Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda -, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni. Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato” (Mt 24,11-20)
C) Commento:
Nel giorno in cui a Roma moltissimi cristiani si mobilitano organizzando il Family day per difendere i diritti della famiglia naturale e dei figli rispetto a chi vorrebbe in Italia promuovere leggi per favorire l’unione di persone omosessuali che chiedono diritti anche nell’adozione dei figli, Bergoglio cosa fa? Difende la famiglia naturale, così come creata da Dio? Dice che l’omosessualità è peccato? Neanche per idea! Bergoglio va ben oltre alla sua celebre affermazione del “chi sono io per giudicare (i gay)?“. Li difende.
Infatti Bergoglio per ben due volte ripete che “nessuna condizione umana può essere motivo di esclusione”. Quindi per Bergoglio Dio non escluderebbe nessuno (dal Regno), neppure gli omosessuali. Ma San Paolo (cfr 1Cor 6) afferma l’esatto contrario: “O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti … erediteranno il regno di Dio“.
Bergoglio parla da politico. Dice senza esplicitare. Ma questa volta si fa comprendere bene. Bergoglio, quello del “chi sono io per giudicare (i gay)”, è coerente con il suo pensiero in tema di famiglia. Bergoglio non parla per difendere la famiglia voluta da Dio.
Bergoglio umilia la famiglia e tutti quei cristiani che attendevano una parola di conforto di colui che dovrebbe essere il loro pastore, il loro difensore. Invece le pecorelle scese in piazza per difendere la famiglia non trovano il loro difensore. Bergoglio di fatto difende gli altri non la famiglia.
Se Bergoglio avesse fatto silenzio avrebbe fatto ugualmente una brutta figura ma almeno avrebbe risparmiato l’umiliazione a milioni di cristiani che si attendevano di essere difesi e che invece si sentono traditi.
Bergoglio non ha agito da pastore a difesa del suo gregge. Una volta che il gregge si è auto radunato, in modo subdolo Bergoglio è intervenuto per dare alle pecorelle il colpo di grazia. Oltre al danno, la beffa.
Non tutto il male viene per nuocere, pecorelle di Dio. Aprite gli occhi e il cuore; e tenete deste le menti e le coscienze, perché nessuno vi inganni. Non è l’abito che fa il monaco. Non guardate al colore delle vesti, guardate al colore del cuore. Se il cuore fosse nero, fuggite. “Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione, di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda -, allora quelli che sono in Giudea fuggano ai monti, chi si trova sulla terrazza non scenda a prendere la roba di casa, e chi si trova nel campo non torni indietro a prendersi il mantello” (Mt 24,15-18)