Bergoglio a Radio Maria: “Quando un mezzo [di informazione] semina la mezza verità, disinforma”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
““Quando un cristiano non vuole una madre, cade in quella ‘orfanezza’ di essere un cristiano senza esserlo”, aggiunge Bergoglio. E mette in guardia dal grave “pericolo” di “cadere in un nominalismo esistenziale”, ovvero “credere che quello che si dice è quello che è. Si dice ma non si fa; è la condanna di Gesù ai farisei (…).
“Uno può dire molte cose, ma queste non suscitano azioni”, sottolinea il Papa. “Quando un comunicatore dice e non provoca nell’ascoltatore il fare, egli predica un modo nominalistico. Non semina, parla. E i media devono seminare, non solo i cattolici, tutti. Seminare la verità, la bontà e la bellezza. E quando un mezzo non semina la verità, semina la mezza verità, disinforma, perché si dice solo una parte, non dire tutta la verità. Quindi è una maniera di fare cattiva informazione e provocare molti danni” (Videomessaggio di Bergoglio indirizzato a Radio María Argentina in occasione dei 20 anni dalla fondazione, diffuso l’8 novembre 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: “Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini” (At 5,29)
“Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini” (Mt 5,13)
“Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: “Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi”” (Gv 8,31-32)
“Rispose Gesù: “Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce”” (Gv 18,37)
C) Commento:
A Radio Maria argentina Bergoglio afferma testualmente che chi “semina la mezza verità disinforma”. Tuttavia, Bergoglio ha sempre affermato l’esatto contrario, dicendo che “la chiesa non può pretendere di avere il monopolio della verità”. Sin dall’inizio Bergoglio ha affermato che non c’è, nemmeno per chi crede, una verità assoluta. Quindi Bergoglio non crede alla Verità assoluta. Ma ora, parlando a Radio Maria, volendo “normalizzare” l’emittente radiofonica, Bergoglio invita a dire “tutta” la verità. Quale verità? Quella del Vangelo? Quella per cui i veri figli di Dio sono solo coloro che credono in Cristo? No. La verità di Bergoglio è un’altra. Una verità secondo la quale tutti sono ugualmente figli dello stesso Dio, mussulmani, ebrei, cristiani. La sua verità conduce ad una falsa nuova religione mondiale, voluta da Bergoglio e dai vertici della Chiesa di Roma.
Radio Maria non è più la stessa. Radio Maria non può servire due padroni. O serve Gesù Cristo e la Sua Verità Assoluta; o serve Bergoglio, la sua nuova religione e la sua falsa verità. Ecco perché anche Radio Maria, come tanti cristiani, si trova al bivio: rimanere fedele a Cristo e al Suo Vangelo e obbedire a Dio e alla Sua Legge; oppure obbedire a Caifa e ai nuovi farisei, che ora come allora guidano una chiesa, la chiesa di Roma, nella quale lo Spirito Santo non dimora più.
Questo è il motivo che ha spinto Bergoglio a scagliarsi contro Radio Maria, accusata di disinformare. La realtà è che il direttore di Radio Maria, Livio Fanzaga, da quando c’è Bergoglio, non è più la stessa persona (cfr.: Guerra di religione: Padre Livio contro Bergoglio). Padre Livio si è snaturato. E’ divenuto un cristiano senza sale. Ha perso sapore. E come lui tanti altri, che volendo rimanere fedeli all’uomo Bergoglio e ai vertici della chiesa di Roma, stanno perdendo Cristo, la Verità Assoluta, piena. Quindi, anziché informare, disinformano. Chi invece da Radio Maria ha provato a proclamare la Verità del Vangelo, è stato epurato, mandato via. Meglio pochi, ma fedeli a Cristo, che tanti tiepidi che saranno travolti dallo spirito dell’anti-cristo.