“Gesù crocifisso ha svuotato sé stesso”

 
A) Testo dell’articolo:

“Lode”, “senso della grazia”, “stupore per la gratuità” dell’amore di Dio, aiutano, secondo il Papa, ad arginare queste derive. Ma soprattutto c’è un “antidoto quotidiano” che è “guardare Gesù crocifisso, fissare gli occhi ogni giorno su di Lui che ha svuotato sé stesso e si è umiliato per noi fino alla morte “. Farci servi del Popolo di Dio e non padroni, lavare i piedi ai fratelli e non schiacciarli sotto i nostri piedi. “Restiamo dunque vigilanti verso il clericalismo”, è quindi l’esortazione di Papa Francesco. Il clericalismo “può riguardare tutti, anche i laici e gli operatori pastorali: si può assumere infatti ‘uno spirito clericale’ nel portare avanti i ministeri e i carismi, vivendo la propria chiamata in modo elitario, chiudendosi nel proprio gruppo ed erigendo muri verso l’esterno, sviluppando legami possessivi nei confronti dei ruoli nella comunità, coltivando atteggiamenti boriosi e arroganti verso gli altri”. I “sintomi” sono poi evidenti: “lamentela”, “negatività”, “insoddisfazione cronica per ciò che non va”, “ironia che diventa cinismo”. “Così – scrive il Papa – ci si fa assorbire dal clima di critica e di rabbia che si respira in giro, anziché essere coloro che, con semplicità e mitezza evangeliche, con gentilezza e rispetto, aiutano i fratelli e le sorelle a uscire dalle sabbie mobili dell’insofferenza”. (https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2023-08/papa-francesco-lettera-sacerdoti-diocesi-di-roma.html   Lettera di Francesco ai sacerdoti della Diocesi di Roma, 7/08/2023)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

“Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce” (Fil 2,5-8).

 

C) Commento:

Gesù sulla Croce non è “divenuto brutto da fare schifo”, né si è “fatto diavolo”, come in passato ha affermato più volte Bergoglio (cfr. Sulla croce Gesù “si è fatto diavolo”; “Gesù… si è fatto come un serpente, brutto che fa schifo”; “Gesù… si è fatto come un serpente, brutto che fa schifo”; Gesù “si è fatto serpente”… “E questo è il mistero del Cristo”; ).

Gesù sulla Croce non ha “svuotato se stesso” come afferma nuovamente Bergoglio, stravolgendo volutamente San Paolo (cfr. “La pazzia della croce, cioè l’annientamento del Figlio di Dio”; “La pienezza di Dio è una pienezza annientata in croce”).

Chi parla in questo modo di Cristo Gesù è animato da uno spirito contrario a Cristo e al sentimento d’Amore che ha animato Cristo sulla Croce, che era “pieno” d’Amore verso i suoi figli ed era “vuoto“ solamente di tutto ciò che è peccato, nel quale mai si potrà incontrare Gesù, a differenza di quanto insegna Bergoglio (cfr. “Il posto privilegiato dell’incontro con Cristo è il peccato”): una dottrina contraria al Vangelo e alla dottrina di Cristo. E ciò che colpisce è che tanti non riescono a comprendere l’inganno, perché annebbiati e accecati solo e soltanto dall’apparenza dell’abito bianco, non comprendendo che sotto l’abito bianco vi è il nero; non comprendendo che lo Spirito Santo non parla tramite Bergoglio; non comprendendo che lo Spirito Santo non ha eletto Bergoglio, ma alcuni uomini nel cui cuore gli inferi hanno prevalso. Mai un vero pontefice ha parlato e agito in questo modo nei riguardi di Nostro Signore Gesù Cristo.




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