Un nuovo “motu proprio” per distruggere la vita e la famiglia

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

La Chiesa, madre premurosa, ha sempre, lungo i secoli, avuto cura e riguardo per i laici, la famiglia e la vita, manifestando l’amore del Salvatore misericordioso verso l’umanità. (…) A tal fine, provvediamo sollecitamente a che i Dicasteri della Curia Romana siano conformati alle situazioni del nostro tempo … Pertanto, dopo avere accuratamente valutato ogni cosa, con la Nostra autorità Apostolica istituiamo il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che sarà disciplinato da speciali Statuti. Competenze e funzioni finora appartenuti al Pontificio Consiglio per i Laici e al Pontificio Consiglio per la Famiglia, saranno trasferiti a questo Dicastero dal prossimo 1° settembre, con definitiva cessazione dei suddetti Pontifici Consigli. Quanto stabilito desideriamo che abbia valore ora e in futuro, nonostante qualsiasi cosa contraria. …” (Lettera apostolica in forma di “motu proprio” in cui si istituisce il Dicastero per i Laici, la famiglia e la Vita, 15 agosto 2016)

Caro Fratello, in occasione della riforma della Curia Romana, mi è sembrato opportuno che anche le Istituzioni poste al servizio della Santa Sede con l’attività di ricerca e di formazione sui temi relativi al Matrimonio, alla Famiglia e alla Vita, procedano ad un rinnovamento … A tale scopo, conoscendo la tua solida preparazione e la tua vasta esperienza in tale ambito, maturata in questi anni come Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia con apprezzati frutti spirituali e pastorali, ho deciso di affidarti l’Ufficio di Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, in deroga all’art. 6 del rispettivo Statuto, e di Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, segnalandoti altresì l’indirizzo generale in questo tuo compito. Com’è noto, dal Concilio Ecumenico Vaticano II ad oggi il Magistero della Chiesa su tali temi si è sviluppato in maniera ampia ed approfondita. E il recente Sinodo sulla Famiglia, con l’Esortazione Apostolica Amoris laetitia, ne ha ulteriormente allargato e approfondito i contenuti. È mia intenzione che gli Istituti posti sotto la tua guida si impegnino in maniera rinnovata nell’approfondimento e nella diffusione del Magistero, confrontandosi con le sfide della cultura contemporanea. L’ambito di riflessione siano le frontiere; anche nello studio teologico non venga mai meno la prospettiva pastorale e l’attenzione alle ferite dell’umanità. (…)
Come Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ti esorto ad occuparti delle nuove sfide che concernono il valore della Vita. Mi riferisco ai diversi aspetti che riguardano la cura della dignità della persona umana nelle diverse età dell’esistenza, il rispetto reciproco fra generi e generazioni, la difesa della dignità di ogni singolo essere umano, la promozione di una qualità della vita umana che integri il valore materiale e spirituale, nella prospettiva di un’autentica “ecologia umana”, che aiuti a ritrovare l’equilibrio originario della Creazione tra la persona umana e l’intero universo. (…) In questa prospettiva, ti adopererai a favorire il dialogo cordiale e fattivo con altri Istituti scientifici e Centri accademici, anche in ambito ecumenico o interreligioso, sia di ispirazione cristiana che di altre tradizioni culturali e religiose. (…)” (Lettera di Bergoglio a Vincenzo Paglia per la nomina a “gran cancelliere” del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” per studi su matrimonio e famiglia, e a Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, 15 agosto 2016)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Guai, guai, immensa città, Babilonia, possente città; in un’ora sola è giunta la tua condanna!” (Ap 18,10b)

Guai, guai, immensa città, del cui lusso arricchirono quanti avevano navi sul mare! In un’ora sola fu ridotta a un deserto! Esulta, o cielo, su di essa, e voi, santi, apostoli, profeti, perché condannando Babilonia Dio vi ha reso giustizia!” (Ap 18,19b-20)

Con la stessa violenza sarà precipitata Babilonia, la grande città e più non riapparirà. La voce degli arpisti e dei musici, dei flautisti e dei suonatori di tromba, non si udrà più in te; ed ogni artigiano di qualsiasi mestiere non si troverà più in te; e la voce della mola non si udrà più in te; e la luce della lampada non brillerà più in te; e voce di sposo e di sposa non si udrà più in te. Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra; perché tutte le nazioni dalle tue malìe furon sedotte. In essa fu trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti coloro che furono uccisi sulla terra” (Ap 18,21b-24)

 

C) Commento:

15 Agosto 2016, Solennità dell’Assunzione al Cielo di Maria. Mentre tutti i veri cristiani nel mondo hanno il cuore rivolto al Cielo per contemplare Maria, l’Immacolata e Assunta in Cielo, la Regina del Cielo e della Terra, Colei che condurrà i Suoi figli a sprofondare definitivamente il dragone, la bestia immonda e il falso profeta nello stagno ardente dove vi è pianto e stridore di denti, Bergoglio cosa fa? Anziché celebrare solennemente la Solennità dell’Assunzione al Cielo di Maria, anziché quindi rivolgere gli occhi, il cuore e la mente al Cielo, Bergoglio rivolge occhi, mente e cuore sotto terra e si adopera per distruggere ciò che Dio ha creato e ha voluto.

Bergoglio vara un nuovo “motu proprio”, strumento che Bergoglio usa spesso per cambiare la legge, in virtù della sua autorità, della chiesa di Roma. Ma fino ad ora tutti i cambiamenti voluti da Bergoglio o non hanno portato a nulla (celebre la frase di Bergoglio sulla strategia di “far vedere” di cambiare senza in realtà cambiare nulla: “Istituisci una commissione per non cambiare nulla”) o hanno portato a distruggere ciò che di buono vi era.

Il caso più clamoroso è il caso del “motu proprio” con il quale Bergoglio distrugge l’indissolubilità del matrimonio cristiano, consentendo ai coniugi, anche a distanza di decenni, di vedersi sciogliere il sacro vincolo, adducendo scuse e motivi banali (per Bergoglio è sufficiente dire che al momento del “sì” “non si aveva fede”). Ma ciò che gli uomini pensano di poter sciogliere in terra rimarrà legato in Cielo. In assenza dello Spirito Santo nulla potrà essere sciolto. Così che tanti, affidandosi ai ministri della chiesa di Roma, credendo di agire alla presenza dello Spirito Santo, si vedranno sciogliere il matrimonio in terra senza che però il vincolo sia sciolto in Cielo. E la confusione tra gli uomini regnerà sovrana, ancor di più.

Bergoglio avanza convinto. Ciò è confermato dalle sue recenti affermazioni (16 giugno 2016) che la maggior parte degli attuali matrimoni non sono validi. Una affermazione clamorosa, la cui gravità inaudita è stata depotenziata dall’ufficio stampa del Vaticano che ha manomesso il discorso originale di Bergoglio cancellando l’originale “la maggior parte” con il più banale “una parte”, dando prova di mancanza di coraggio pastorale e di mancanza di correttezza e lealtà professionale. La chiesa di Roma, anche quando comunica ufficialmente, non è più credibile, né attendibile. In tale circostanza Bergoglio ha aggiunto che “è meglio convivere”. Incredibile.

Ma in questo mondo dove le coscienze sono assopite e drogate, l’uomo accoglie con favore chi dice loro ciò che ognuno desidera sentirsi dire. “Hai peccato? Non preoccuparti, Dio è di misericordia”. “Ti sei sposato ma non avevi fede?”. “Non c’è problema. Annulliamo”. “Preferisci convivere prima di sposarti? Bene.” “Sei omosessuale? Dio ti ama così. Nessuno ti può giudicare”. E così via. Bergoglio insegna una nuova dottrina opposta agli insegnamenti di Dio.

Ecco che lo spirito anticristiano che è in Bergoglio e in molti consacrati della chiesa di Roma sempre più si manifesta concretamente, con azioni e fatti che tendono a sgretolare i pilastri fondamentali del Progetto di Creazione e di Salvezza voluto da Dio Padre che solo in Cristo si compie. E non nel falso progetto di nuova religione mondiale voluto dalla chiesa di Roma.

Ora Bergoglio istituisce un unico nuovo dicastero nel quale accentra tutte le politiche relative alla famiglia, al matrimonio e alla vita. Ma il buon giorno, come si suol dire, si vede dal mattino. Bergoglio affida a Vincenzo Paglia un ruolo di grande responsabilità. Ma Paglia è noto per il suo pensiero e per le sue azioni a favore delle coppie omosessuali (invitate al meeting mondiale delle famiglie); a favore della comunione ai divorziati; e per aver redatto il vergognoso e diabolico programma di educazione sessuale per i giovani, chiamato con l’ingannevole titolo “Il luogo dell’incontro”, presentato alla recente GMG di Cracovia. Una brutta copia di programmi analoghi varati dall’OMS e altri organismi internazionali, addolcito e camuffato con parole “cristiane” ma contenente richiami espliciti all’erotismo e, nella sezione video, locandine di film con scene di sesso, orge, violenza, possessione diaboliche, richiamo alla teoria del gender.

Quindi Bergoglio nel suo “motu proprio” invita Paglia a favorire il processo di riforma secondo le anticristiane e sovversive indicazioni dottrinali e pastorali contenute nella c.d. esortazione apostolica “amoris laetitia”, che porteranno alla totale distruzione dell’Istituto del matrimonio cristiano e del concetto di Famiglia voluto da Dio Padre e da Gesù.

Oltre a ciò, Bergoglio aggiunge le indicazioni da attuare riguardanti la “vita”. L’attenzione richiamata da Bergoglio al “rispetto reciproco di genere” è un messaggio chiaro che Paglia, uomo attento alla teoria del gender, saprà sicuramente cogliere. E la vita, nell’accezione cristiana autentica, che pone la sacralità della vita al centro di ogni azione, sarà distrutta.

In questa dinamica distruttiva, che porterà la chiesa di Roma ad implodere dall’interno e ad attirare su di sé l’ira (preannunciata) di Dio Padre, Bergoglio prosegue indisturbato nella sua azione. Anziché pensare ad onorare Maria, Bergoglio avanza nella sua opera di distruzione di colei che un tempo era la Madre Chiesa ma che ora è divenuta la grande Prostituta, che si è prostituita con i re della terra (Ap 18,9), svendendo il Suo Tesoro prezioso, Cristo e i Suoi insegnamenti, divenendo “covo di demòni, carcere di ogni spirito immondo, carcere d’ogni uccello impuro e aborrito e carcere di ogni bestia immonda e aborrita” (Ap 18,2).




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