L’ennesima bestemmia di Bergoglio: “Dio si è contaminato; Dio si è fatto peccato”

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

(…) La seconda trasgressione è quella di Gesù: mentre la Legge proibiva di toccare i lebbrosi, Egli si commuove, stende la mano e lo tocca per guarirlo. Qualcuno direbbe: ha peccato, ha fatto quello che la legge vieta, è un trasgressore. È vero, è un trasgressore.  Non si limita alle parole, ma lo tocca. E toccare con amore significa stabilire una relazione, entrare in comunione, coinvolgersi nella vita dell’altro fino a condividerne anche le ferite. Con questo gesto, Gesù mostra che Dio che non è indifferente, non si tiene a “distanza di sicurezza”; anzi, si avvicina con compassione e tocca la nostra vita per risanarla con tenerezza. È lo stile di Dio: vicinanza, compassione e tenerezza. La trasgressione di Dio; è un grande trasgressore in questo senso.

Fratelli e sorelle, anche oggi nel mondo tanti nostri fratelli soffrono per questa malattia, del male di Hansen, o per altre malattie e condizioni a cui è purtroppo associato un pregiudizio sociale. “Questo è un peccatore!”. Pensate a quel momento (cfr Lc 7,36-50) quando entrò nel banchetto quella donna e buttò sui piedi di Gesù del profumo. Gli altri dicevano: “Ma se questo fosse un profeta sarebbe conscio, conoscerebbe chi è questa donna: una peccatrice”. Il disprezzo. Invece Gesù riceve, anzi, ringrazia: “Ti sono perdonati i tuoi peccati”. La tenerezza di Gesù. E il pregiudizio sociale di allontanare la gente con la parola: “Questo è un impuro, questo è un peccatore, questo è un truffatore, questo…”. Sì, a volte è vero, ma non pre-giudicare. A ciascuno di noi può capitare di sperimentare ferite, fallimenti, sofferenze, egoismi che ci chiudono a Dio e agli altri, perché il peccato ci chiude in noi stessi, per vergogna, per umiliazioni, ma Dio vuole aprire il cuore. Dinanzi a tutto questo, Gesù ci annuncia che Dio non è un’idea o una dottrina astratta, ma Dio è Colui che si “contamina” con la nostra umanità ferita e non ha paura di venire a contatto con le nostre piaghe. “Ma padre, cosa sta dicendo? Che Dio si contamina?”. Non lo dico io, lo ha detto San Paolo: si è fatto peccato (cfr 2 Cor 5,21). Lui che non è peccatore, che non può peccare, si è fatto peccato. Guarda come si è contaminato Dio per avvicinarsi a noi, per avere compassione e per far capire la sua tenerezza. Vicinanza, compassione e tenerezza.(…)” (Angelus, Piazza San Pietro, 14 febbraio 2021)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

“Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo trattò da peccato in nostro favore, perché noi potessimo diventare per mezzo di lui giustizia di Dio”. (2  Cor 5,21)

“Siate dunque perfetti come dunque è perfetto il Padre vostro” (Matteo 5,48)

“Così Cristo, dopo essersi offerto una volta per tutte allo scopo di togliere i peccati di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione col peccato, a coloro che l’aspettano per la loro salvezza”. (Eb 9,28)

 

C) Commento:

Bergoglio bestemmia Gesù, in modo pubblico e aperto, durante l’Angelus tenuto a piazza San Pietro, nel giorno della festa di San Valentino, Patrono degli innamorati, Colui che per amore di Gesù ha preferito farsi tagliare la testa piuttosto che tradire il suo amato Signore.

Non è la prima volta che Bergoglio bestemmia Gesù dicendo che “si è fatto peccato” (cfr. “Cristo si è fatto peccato… e i peccati… sono nel suo corpo”,  Gesù è diventato impuro? “La risposta è questa: è il cammino cristiano”, “Gesù si è fatto maledizione di Dio per noi; il Figlio benedetto è diventato il maledetto” ), stravolgendo e cambiando le parole della Sacra Scrittura. San Paolo non dice che Gesù “si è fatto peccato” ma dice che Gesù è “Colui che non aveva conosciuto peccato”. La differenza è totale.

Ma questa volta Bergoglio va oltre e manifesta tutto il suo disamore per Dio, affermando che “Dio si è contaminato”. I cristiani e tutti coloro che sono animati dall’amore per la verità ben sanno che Dio non può contaminarsi. Dio è il Santo dei Santi che invita tutti ad essere santi perché Egli è Santo: “Siate dunque santi perché io sono santo” (Levitico, 11,45); “poiché sta scritto: Voi sarete santi, perché io sono santo” (1Pietro 1,16); “Siate dunque perfetti come dunque è perfetto il Padre vostro” (Matteo 5,48).

Ciò che sorprende è che tali affermazioni non destano l’indignazione né dei cristiani né di chi, pur non essendo cristiano, non accetta che la verità sia ora stravolta. Ma se nessuno in terra reagisce, il Cielo vede e interviene. Infatti, mentre Bergoglio aveva appena proclamato con veemenza l’affermazione blasfema che “Dio si è fatto peccato” e mentre stava affermando “Guarda come si è contaminato Dio!”, un vento improvviso ha alzato il drappo rosso sottostante la finestra del pontefice romano colpendolo con forza, fino a travolgerlo (cfr. Video).




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