In Myanmar Bergoglio loda Buddha e tradisce l’insegnamento di San Francesco

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

(…) Esprimo la mia stima per tutti coloro che in Myanmar vivono secondo le tradizioni religiose del Buddismo. Attraverso gli insegnamenti del Buddha, e la zelante testimonianza di così tanti monaci e monache, la gente di questa terra è stata formata ai valori della pazienza, della tolleranza e del rispetto della vita, come pure a una spiritualità attenta e profondamente rispettosa del nostro ambiente naturale. (…) Se siamo chiamati ad essere uniti, come è nostro proposito, dobbiamo superare tutte le forme di incomprensione, di intolleranza, di pregiudizio e di odio. Come possiamo farlo? Le parole del Buddha offrono a ciascuno di noi una guida: «Sconfiggi la rabbia con la non-rabbia, sconfiggi il malvagio con la bontà, sconfiggi l’avaro con la generosità, sconfiggi il menzognero con la verità» (Dhammapada, XVII, 223). Sentimenti simili esprime la preghiera attribuita a San Francesco d’Assisi: «Signore, fammi strumento della tua pace. Dov’è odio che io porti l’amore, dov’è offesa che io porti il perdono, […] dove ci sono le tenebre che io porti la luce, dov’è tristezza che io porti la gioia».
Possa questa Sapienza continuare a ispirare ogni sforzo per promuovere la pazienza e la comprensione, e per guarire le ferite dei conflitti che nel corso degli anni hanno diviso genti di diverse culture, etnie e convinzioni religiose. (…) Certamente, se questi sforzi produrranno frutti duraturi, si richiederà una maggiore cooperazione tra leader religiosi. A tale riguardo, desidero che sappiate che la Chiesa Cattolica è un partner disponibile. (…) Cari amici, possano i buddisti e i cattolici camminare insieme lungo questo sentiero di guarigione, e lavorare fianco a fianco per il bene di ciascun abitante di questa terra” (Viaggio in Myanmar, incontro con il consiglio supremo “Shanga” dei monaci buddisti, Yangon, 29 novembre 2017)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Sulla fronte aveva scritto un nome misterioso: “Babilonia la grande, la madre delle prostitute e degli abomini della terra” (Ap 17,5)

Poi l’angelo mi disse: “Le acque che hai viste, presso le quali siede la prostituta, simboleggiano popoli, moltitudini, genti e lingue. Le dieci corna che hai viste e la bestia odieranno la prostituta, la spoglieranno e la lasceranno nuda, ne mangeranno le carni e la bruceranno col fuoco. Dio infatti ha messo loro in cuore di realizzare il suo disegno e di accordarsi per affidare il loro regno alla bestia, finché si realizzino le parole di Dio. La donna che hai vista simboleggia la città grande, che regna su tutti i re della terra” (Ap 17,15-18)

 

C) Commento:

Bergoglio avanza nel suo scopo di unire le cinque religioni (cristianesimo, islamismo, ebraismo, buddismo e induismo) in una unica religione mondiale.

Bergoglio va in un piccolo e da molti sconosciuto Paese, il Myanmar, non per aiutare la minoranza cattolica del Paese (l’1% dell’intera popolazione), come qualcuno crede. Bergoglio si reca in realtà in Myanmar per altri motivi.

Primo: per elogiare i buddisti e portare avanti il suo progetto di nuova religione mondiale. Dice Bergoglio: “le parole del Buddha offrono a ciascuno di noi una guida”. E ancora: “Possa questa Sapienza continuare a ispirare ogni sforzo per promuovere la … comprensione”. Poi Bergoglio deprezza la spiritualità di San Francesco, affermando che i “sentimenti” dei buddisti sono “simili” a quelli di San Francesco d’Assisi. Bergoglio indegnamente si serve del nome e della vita di San Francesco per portare avanti i suoi interessi, che sono opposti a quelli di San Francesco, che ha vissuto per Cristo, per portare Cristo a tutti, non per svendere e tradire Cristo con altre religioni. Con tutto il rispetto per i buddisti, San Francesco incarna lo Spirito e i segni della viva Passione del Cristo, non di Buddha.

Secondo: per difendere la minoranza musulmana del Paese, invocando l’intervento della Comunità Internazionale, a conferma che Bergoglio ha più a cuore i mussulmani che non i cristiani (cfr. La chiesa di Bergoglio madre dei mussulmani, matrigna dei cristianiLa chiesa di Bergoglio vera matrigna dei cristiani).

A conferma del fatto che Bergoglio sia andato in Myanmar principalmente per ingraziarsi la comunità buddista mondiale, al fine di unire tutti nella sua nuova religione mondiale, al termine del suo discorso dice che “la chiesa cattolica è un partner disponibile”, per una “maggiore cooperazione tra leader religiosi. In sintesi, Bergoglio dice al mondo che la Chiesa Cattolica è pronta a svendersi (ma con Bergoglio si è già già svenduta) e a svendere il primato di Cristo, il Suo Sposo, per unirsi ad altre religioni che non esprimono il volere di Dio Padre.

E così facendo, la profezia della Chiesa di Roma, chiamata da San Giovanni nell’Apocalisse “Babilonia”, la grande “prostituta”, si manifesta sempre più al mondo intero.




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