Il motu proprio di Bergoglio sui santuari che manifesta lo spirito di contraddizione
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“1. Il Santuario possiede nella Chiesa una «grande valenza simbolica»e farsi pellegrini è una genuina professione di fede. (…) La pietà popolare, che è una «autentica espressione dell’azione missionaria spontanea del Popolo di Dio, trova nel Santuario un luogo privilegiato dove poter esprimere la bella tradizione di preghiera, di devozione e di affidamento alla misericordia di Dio inculturati nella vita di ogni popolo. (…) Nel corso dei secoli, infine, il pellegrinaggio si estese anche a quei luoghi, diventati ormai la maggioranza, dove la pietà popolare ha toccato con mano la misteriosa presenza della Madre di Dio, dei Santi e dei Beati. (…) Qui sperimentano in modo profondo la vicinanza di Dio, la tenerezza della Vergine Maria e la compagnia dei Santi: un’esperienza di vera spiritualità che non può essere svalutata, pena il mortificare l’azione dello Spirito Santo e la vita di grazia (e …) … permettono di verificare come i Santuari, nella varietà delle loro forme, esprimono un’opportunità insostituibile per l’evangelizzazione nel nostro tempo. (…) Alla luce di queste considerazioni risulta chiaro che i Santuari sono chiamati a svolgere un ruolo nella nuova evangelizzazione della società di oggi e che la Chiesa è chiamata a valorizzare pastoralmente le mozioni del cuore che si esprimono attraverso le peregrinazioni ai Santuari e ai luoghi di devozione. (…) Di conseguenza, stabilisco che in avvenire sarà compito del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione… (…)Tutto ciò che ho deliberato con questa Lettera apostolica in forma di Motu Proprio, ordino che sia osservato in tutte le sue parti, nonostante qualsiasi cosa contraria anche se degna di particolare menzione, e stabilisco che venga promulgato mediante la pubblicazione sul quotidiano L’Osservatore Romano, entrando in vigore quindici giorni dopo la promulgazione, e quindi inserito negli Acta Apostolicae Sedis” (LETTERA APOSTOLICA IN FORMA DI «MOTU PROPRIO» SANCTUARIUM IN ECCLESIA con la quale si trasferiscono le competenze sui Santuari al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, Città del Vaticano, 11 febbraio 2017)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità” (Gv 4,24)
“In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna” (Mc 3,28-29)
“Quando verrà il Consolatore che io vi manderò dal Padre, lo Spirito di verità che procede dal Padre, egli mi renderà testimonianza; e anche voi mi renderete testimonianza, perché siete stati con me fin dal principio” (Gv 15,26-27)
C) Commento:
Bergoglio fino ad ora ha sempre disprezzato le apparizioni nella storia della Vergine Maria, arrivando a dire con disprezzo che la Madonna non è “un postino” che quotidianamente recapita messaggi come fossero lettere. Ora invece, nel suo nuovo motu proprio, Bergoglio – quasi per miracolo – dice che i santuari “esprimono un’opportunità insostituibile per l’evangelizzazione nel nostro tempo”; che nei santuari si vive “la misteriosa presenza della Madre di Dio, dei Santi e dei Beati”; che negare tutto ciò sarebbe “mortificare l’azione dello Spirito Santo e la vita di grazia”.
Incredibile ma vero, si potrebbe dire. Ma in realtà, come sempre, Bergoglio dice e “sdice”, in continuazione (cfr. L’alleanza con il popolo ebraico è abrogata “sì, sì” o “no, no”?; Comunione ai divorziati risposati sì o no? Bergoglio: «Sì. E punto». E basta.; L’ipocrisia e l’inconsistenza di Bergoglio in tema di famiglia). La realtà è che Bergoglio cambia la verità delle cose a seconda di ciò che gli fa più comodo in quel momento. Così ciò che prima era vero può diventare falso e ciò che prima era falso può diventare vero.
Ora Bergoglio si contraddice in modo evidente, perché in tutta evidenza ha interesse, con questo motu proprio, a controllare ogni santuario del mondo e ogni attività, spirituale ed economica, che si svolge in ogni santuario. Spiritualmente, Bergoglio ha interesse che lo spirito che è in lui prenda il sopravvento sull’azione dello Spirito Santo che si è manifestato in molti Luoghi del mondo nella storia. Economicamente il pensiero di Bergoglio è chiaro. Tutti ricordano l’affermazione di Bergoglio che disse: “Se il giubileo non arriva alla tasche, non è un vero giubileo. Avete capito?”.
Quindi, controllare direttamente tutti i santuari del mondo significa controllare in tutto e per tutto ciò che si dice e ciò che si fa all’interno di questi luoghi. Chi è mortificato da questo motu proprio è chi, da ora in poi, non potrà più decidere nulla a livello locale, perché tutto passa sotto il controllo di Roma. Inoltre, l’azione dello Spirito Santo nella storia potrà essere negata o manipolata da Roma a proprio piacimento.
Ma la Verità è che lo Spirito Santo è vivo e soffia nella storia come vuole. Negare che lo Spirito Santo possa continuare a intervenire nella storia è una grande falsità. Lo Spirito Santo, dopo la Pentecoste, è sempre stato vivo. Lo Spirito della Madre di Dio è vivo. E nessuno può negare l’intervento divino nella Storia, che aiuta a comprendere la Rivelazione di Dio, che ancora si deve compiere, che si sta compiendo, che ancora deve essere compresa nella totalità. Gesù disse che lo Spirito di Verità, che procede dal Padre e dal Figlio, avrebbe fatto comprendere tutto in forma piena.
Quindi nessuno può dire che la Rivelazione è terminata con Gesù (cfr. L’ultima parola di Dio si chiama Gesù). La Rivelazione si completa con la manifestazione dello Spirito di Verità che è in Cristo, Via, Verità e Vita, che non contraddice la Parola di Gesù ma aiuta a farla comprendere nella totalità.