L’ipocrisia di Bergoglio in merito ai “sincretismi concilianti”

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

““(…) Ma la religione non è certo solo chiamata a smascherare il male; ha in sé la vocazione a promuovere la pace, oggi come probabilmente mai prima. Senza cedere a sincretismi concilianti, il nostro compito è quello di pregare gli uni per gli altri domandando a Dio il dono della pace, incontrarci, dialogare e promuovere la concordia in spirito di collaborazione e amicizia. Noi, come cristiani – e io sono cristiano – «non possiamo invocare Dio come Padre di tutti gli uomini, se ci rifiutiamo di comportarci da fratelli verso alcuni tra gli uomini che sono creati ad immagine di Dio» (…)” (Viaggio in Egitto, Discorso ai partecipanti alla conferenza internazionale per la pace, Il Cairo, 28 aprile 2017)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” (Mt 5,37)

A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome” (Gv 1,12)

 

C) Commento:

Bergoglio da inizio al suo viaggio in terra d’Egitto con un discorso in perfetto stile politichese, che ha come scopo quello di cercare di mettere tutti d’accordo per raggiungere la “pace”.
“Pace”, “Amore”, “Misericordia” sono tra le parole preferite di Bergoglio per attirare tutti a sé.

Bergoglio infatti nei suoi viaggi e nei suoi discorsi pubblici dimostra sempre più che il suo scopo non è quello di attirare tutti a Cristo (di recente definito “diavolo”) e al cristianesimo, ma di portare tutti a sé, volendosi far riconoscere da tutti, credenti e non credenti, come l’uomo della provvidenza, l’uomo capace di unire tutte le religioni in una unica religione mondiale in grado di garantire la “pace”, in grado di portare l’ “amore”, perché Dio è di “misericordia”.

Quindi il progetto di salvezza di Bergoglio non è quello voluto da Dio Padre, che ha mandato il Figlio, Cristo, affinché tutte le genti si possano salvare tramite Cristo e il cristianesimo. No. Bergoglio ha un altro scopo. Scopo di Bergoglio è quello di dare vita, senza però dirlo apertamente, ad una nuova religione mondiale che vuole unire tutte le principali religioni esistenti, con particolare riferimento al cristianesimo, islamismo, ebraismo, induismo e buddismo, che pur essendo tra loro molto diverse, vengono fuse insieme per creare una nuova religione.

In una parola questo percorso prende il nome di “sincretismo” religioso, che è la mescolanza, la fusione di dottrine religiose o filosofiche di origine diverse in un nuovo sistema religioso o filosofico.

Questo progetto di Bergoglio è stato manifestato al mondo in un video messaggio diffuso lo scorso 6 gennaio 2015, proprio nel giorno della Solennità dell’Epifania (la Manifestazione di Cristo alle genti). Nel video promosso da Bergoglio si vede chiaramente che le più grandi religioni mondiali sono unite in un unico progetto. Tutto ciò è senza dubbio “sincretismo”.

Ora Bergoglio, manifestando la sua ipocrisia e nuovamente la sua ambiguità, nel suo discorso dice chiaramente che la religione è “chiamata a smascherare il male”, che ha in sé la vocazione di “promuovere la pace” e che il compito di ciascuno è “di pregare gli uni per gli altri” ma “senza cedere a sincretismi concilianti”. Proprio quello che Bergoglio per primo ha fatto. Ha ceduto, svenduto il cristianesimo per dar vita ad un “sincretismo conciliante”, che ha lo scopo di mettere tutti d’accordo. Tutti tranne Dio Padre, che ha mandato il Figlio, Cristo, affinché tutti credessero in Lui, non in Bergoglio e nella sua nuova religione mondiale.




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