Bergoglio invoca Allah e ride; i veri cristiani pregano e si affidano a Maria
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“L’incontro tra papa Franesco e il vescovo caldeo.
“Abbiamo bisogno della vostra presenza, del vostro sostegno e incoraggiamento”, sono state le parole del patriarca. I due rappresentati delle chiese cristiane si sono incontrati in Georgia, dove il papa è in visita ufficiale. L’incontro è stato molto cordiale e sono stati intonati inni in caldeo e aramaico. “Signore Gesù – ha detto tra l’altro il Papa nella sua invocazione – stendi l’ombra della tua croce sui popoli in guerra: imparino la via della riconciliazione, del dialogo e del perdono; fa gustare la gioia della tua risurrezione ai popoli sfiniti dalle bombe: solleva dalla devastazione l’Iraq e la Siria; riunisci sotto la tua dolce regalità i tuoi figli dispersi: sostieni i cristiani della diaspora e dona loro l’unita’ della fede e dell’amore”. All’interno di questi momenti Bergoglio ha ricevuto l’invito del patriarca, cui ha risposto con l’affermazione “inshallah“. Un po’ meno disteso è stato invece il rapporto con la rappresentanza vescovile ortodossa della Georgia. I vescovi infatti non hanno presediuto alla Messa celebrata da papa Francesco. Uno sgarbo che in Vaticano non si aspettavano e la decisione è stata presa all’ultimo minuto” (Il Giornale, 1 ottobre 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni. Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:
“Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell’Agnello
e grazie alla testimonianza del loro martirio;
poiché hanno disprezzato la vita fino a morire.
Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi.
Ma guai a voi, terra e mare,
perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore,
sapendo che gli resta poco tempo” ” (Ap 12,1-12)
C) Commento:
A Bergoglio non resta che invocare Allah. Rispondendo ad un invito rivoltogli a fare visita a un paese arabo, Bergoglio ha risposto dicendo “inshallah”. L’espressione “In a Allah” in lingua araba significa “se Allah vuole”. Tale espressione è usata dai credenti mussulmani e si trova nel Corano, il libro sacro dei mussulmani (sura XVIII,23-24).
Come già affermato in precedenza, la chiesa stravagante di Bergoglio è veramente e sempre più madre dei mussulmani e matrigna dei cristiani.
La gravità dell’affermazione di Bergoglio, che non può essere considerata una battuta fuori luogo, è gravissima se si considera la condizione di morte e di sofferenza che tanti cristiani stanno vivendo in molti paesi di fede mussulmana a motivo della loro fede in Cristo.
A Lepanto, il 7 ottobre 1571, Papa Pio V riunì tutte le flotte cristiane per sconfiggere il comune nemico, attribuendo la vittoria all’intercessione della Beata Vergine Maria. In questi tempi Bergoglio invece si rivolge al dio dei mussulmani, invoca Allah, dopo aver parlato a favore di quella che Bergoglio stesso ha definito l’invasione araba in atto.
Bergoglio sta avanzando nel suo intento di distruggere i veri insegnamenti cristiani, annullando e manipolando la Parola di Dio da una parte e cercando di far confluire tutti nella sua nuova religione mondiale dall’altra (ebrei, mussulmani, buddisti e induisti inclusi).
Bergoglio alla vigilia del 7 ottobre, non trova di meglio da fare che ridere in modo indecente ascoltando le barzellette del capo della chiesa anglicana, J. Welby, intento a scherzare sulla liturgia e sul terrorismo.
I veri cristiani non ridono. Pregano. Ora come allora si radunano e si uniscono in preghiera, consacrando la propria fede cristiana e la propria Chiesa al Cuore Immacolato di Maria, la Madre universale, la Vergine del Santo Rosario, la Regina delle Vittorie, nella certezza che Maria proteggerà i Suoi figli e annienterà il nemico di Dio per l’eternità.