La coerenza di Bergoglio su giustizia e denaro
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“«Gesù dice a Nicodemo che si deve rinascere, ma rinascere dallo Spirito: è proprio lo Spirito che ci dà una nuova identità, ci dà una forza, un modo di agire nuovi». … E questa linea – ha fatto notare – si vede già «nella prima lettura, uno dei tre o quattro riassunti contenuto negli Atti degli apostoli» (4, 32-37): un passo che racconta «come viveva la prima comunità, i “rinati” dallo Spirito». … essi «vivevano in armonia e l’armonia soltanto la può dare lo Spirito Santo». Infatti «noi possiamo fare accordi, una certa pace, ma l’armonia è una grazia interiore che soltanto può farla lo Spirito Santo». Dunque queste prime «comunità vivevano in armonia»: e lo si capisce da due segni che contraddistinguono l’armonia, …
Il primo segno è che «nessuno vive nel bisogno, cioè tutto è in comune». Il senso autentico lo spiega proprio il passo tratto dagli Atti degli apostoli: «Avevano un solo cuore, una sola anima e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Nessuno infatti tra loro era bisognoso»… Del resto … «la vera armonia dello Spirito Santo ha un rapporto molto forte con il denaro: il denaro è nemico dell’armonia, il denaro è egoista». E «per questo il segno che dà è che tutti davano il loro, perché non ci fossero i bisognosi». In particolare negli Atti si «fa l’esempio di Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa “figlio dell’esortazione”, un levìta originario di Cipro, padrone di un campo». Ebbene, Giuseppe vendette il suo campo «e consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli apostoli». In una parola, questa è la vera «armonia» che, dunque, «ha un rapporto con lo spirito di povertà, che è la prima delle beatitudini». Ben diverso, invece, è «il caso di quella coppia, Anania e Saffira: vendono il campo e danno tutto, dicono di dare tutto agli apostoli, ma sottraggono di nascosto per farsi un conto a parte, per loro». Una storia che viene narrata sempre negli Atti degli apostoli (5, 1-11). Ma … «il Signore punisce con la morte questi due, perché Gesù chiaramente ha detto che non si può servire Dio e il denaro: sono due padroni, il cui servizio è irriconciliabile».
Però … «l’armonia, che solo lo Spirito Santo può creare, non va confusa con la tranquillità». Tanto che «una comunità può essere molto tranquilla, andare bene» ma non essere in armonia. «Una volta … ho sentito dire da un vescovo una cosa saggia: “Nella diocesi c’è tranquillità. Ma se tu tocchi questo problema o questo problema o questo problema, subito scoppia la guerra”».
Ma questa … è piuttosto «una armonia negoziata e non è quella dello Spirito: è un’armonia, diciamo, ipocrita, come quella di Anania e Saffira con quello che hanno fatto». Invece «l’armonia dello Spirito Santo ci dà questa generosità di non avere niente di proprio, fin quando ci sia un bisognoso»…” (Omelia, Casa Santa Marta, 5 aprile 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro, o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e a mammona” (Mt 6,24)
“Un uomo di nome Ananìa con la moglie Saffìra vendette un suo podere e, tenuta per sé una parte dell’importo d’accordo con la moglie, consegnò l’altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro gli disse: “Ananìa, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest’azione? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio”. All’udire queste parole, Ananìa cadde a terra e spirò. E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano. Si alzarono allora i più giovani e, avvoltolo in un lenzuolo, lo portarono fuori e lo seppellirono. Avvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò anche sua moglie, ignara dell’accaduto. Pietro le chiese: “Dimmi: avete venduto il campo a tal prezzo?”. Ed essa: “Sì, a tanto”. Allora Pietro le disse: “Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te”. D’improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito” (At 5,1-10)
C) Commento:
Dice Bergoglio: “La vera armonia dello Spirito Santo ha un rapporto molto forte con il denaro: il denaro è nemico dell’armonia, il denaro è egoista“. Quindi Bergoglio, in tempo di giubileo della sua misericordia, ancora una volta parla del comportamento da assumere in relazione con il denaro.
Già in precedenza Bergoglio affrontò tale tematica e disse: “Se il giubileo non arriva alle tasche, non è un vero giubileo. Avete capito?“. Ora Bergoglio tratta nuovamente l’argomento e fa comprendere che la vera armonia (quella che, per intenderci, è donata solo dallo Spirito Santo) è strettamente legata al concetto di generosità. E come esempio positivo cita Barnaba, che aveva un campo e, vendutolo, dona tutto il ricavato agli Apostoli; e come esempio negativo cita i coniugi Anania e Saffira che, anziché donare tutto il ricavato della vendita agli Apostoli, ne trattengono una parte per sé e per questo sono puniti da Dio. Puniti con la morte.
Bergoglio, quando parla del “giubileo che deve arrivare alle tasche” non si contraddice e fa comprendere sottilmente ma concretamente che si deve donare tutto, come ha fatto Barnaba; e non donare in parte, tenendo qualcosa per sé, come hanno fatto i coniugi Anania e Safira; perché, in tal caso – ed ecco la vera novità – Dio non è misericordioso ma punisce!
Ma Bergoglio non ha sempre sostenuto che Dio è talmente misericordioso da perdonare sempre e comunque, così da isituire per i confessori un nuovo insegnamento, quello del perdono muto? Bergoglio non ha affermato che addirittura la misericordia di Dio è indipendente dalla fede? Bergoglio non si è speso nella parabola del “figliol prodigo” a proposito di vera e falsa misericordia? E la falsa relazione tra misericordia e giustizia nell’ambito familiare? Non disse: “Stai tranquillo, ne hai fatta una grossa, sì, ma stai tranquillo“?
Quindi, vuoi vedere che “se il giubileo non arriva alle tasche” il dio di Bergoglio si arrabbia e non è poi più così misericordioso?