Il pentimento di Dio e il diluvio universale

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
(…) E infatti… «dopo il diluvio, la prima immagine è quella colomba che, dopo aver girato varie volte, torna alla fine con un tenero ramoscello di ulivo nel becco». E «in quel momento si cominciò a pensare che fosse fini-ta la tragedia, fosse finita la distruzione e tornasse la pace». Proprio «per questo la colomba con l’ulivo nel becco è un segno di pace, è il messaggio di Dio all’umanità». Dio «si pentì di quella distruzione e promise di non farla più: “Io voglio la pace”». Così «questa colomba è il segno di quello che Dio voleva dopo il diluvio: pace, che tutti gli uomini fossero in pace».
La «seconda figura», ha affermato Francesco, è «l’arcobaleno». Sì, quell’«arcobaleno che lo stesso Signore fa e dice che questo è il segno dell’alleanza che farà: “Questo è il segno dell’alleanza che io pongo tra me e voi per tutte le generazioni future. Pongo il mio arco sulle nubi”, perché sia segno, ricordo, di questa pace che sarà alleanza».
«La terza parola è l’alleanza» ha proseguito il Pontefice. E infatti «Dio promette: “Mai distruggerò, mai, io mai, voglio pace, faccio questa allean-za con voi”, l’alleanza della pace». E, ha aggiunto, «Noè fece dei sacrifici e questo fu gradito a Dio».
«La colomba e l’arcobaleno sono fragili» ha affermato Francesco. «L’arcobaleno è bello dopo la tempesta, ma poi viene una nuvola, sparisce: è un segno effimero». Anche «la colomba è fragile perché basta che passi un rapace affamato». Del resto, ha ricordato il Papa, «lo abbiamo visto due anni fa dalla finestra, nell’Angelus della domenica, quando i due bambini hanno fatto uscire due colombe: è venuto un gabbiano e le ha uccise». Dunque «sono segni fragili». Invece «l’alleanza che Dio fa è forte, ma noi la riceviamo, l’accettiamo con debolezza»” (Omelia, Casa Santa Marta, 16 febbraio 2017 )

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura

E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addo-lorò in cuor suo. Il Signore disse: “Sterminerò dalla terra l’uomo che ho creato: con l’uomo anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito d’averli fatti” ” (Gen 6,6-7)

Allora fu rivolta a Samuele questa parola del Signore: “Mi pento di aver costituito Saul re, perché si è allontanato da me e non ha messo in pratica la mia parola” ” (1Sam 15,10-11a)

Altra volta nei riguardi di un popolo o di un regno io decido di edificare e di piantare; ma se esso compie ciò che è male ai miei occhi non ascoltando la mia voce, io mi pentirò del bene che avevo promesso di fargli” (Ger 18,9-10)

 

C) Commento:

Bergoglio continua a raccontare la storia di Dio a modo suo, ingannando i cristiani. Come può Bergoglio affermare che “Dio si pentì” del diluvio universale? Dio non disse di essersi pentito del diluvio ma di essersi pentito di aver fatto l’uomo sulla terra (Gen 6,6). La differenza è totale. Dio mandò il diluvio per rigenerare ciò che aveva creato.

Poi Bergoglio parla dell’Arcobaleno, segno dell’Alleanza tra Dio e gli uomini. E definisce l’Arcobaleno “un segno effimero”, che svanisce. Il segno di Dio non è mai “effimero”: è duraturo, perenne. Sono gli uomini, con la loro condotta, che determinano gli eventi successivi. Nel caso in cui gli uomini rimangono fedeli a Dio, ai Suoi insegnamenti e al Suo Spirito, tutto procede secondo le promesse di Dio e i segni restano. Nel caso in cui invece gli uomini tradiscono volontariamente lo Spirito Santo, Dio cambia, riparte e i segni non svaniscono ma passano e si rinnovano.

Così è successo nella storia di Dio, più volte. Prima con il diluvio universale, poi con l’alleanza con il popolo ebraico, poi con la nascita della Chiesa degli Apostoli. Così è accaduto ora, in questi nostri tempi, con la chiesa di Roma, che ha tradito Cristo. Quando gli uomini tradiscono lo Spirito Santo per servire consapevolmente lo spirito maligno, Dio Padre avanza e rifonda la Sua Nuova Alleanza in Cristo e nel Suo Spirito con coloro che nel frattempo Gli sono e Gli saranno fedeli.

Bergoglio ha affermato più volte che l’alleanza con il popolo ebraico non è mai stata abrogata (cfr. L’alleanza del popolo ebreo con Dio non è mai stata revocata, “L’irrevocabilità dell’Antica Alleanza e l’amore costante e fedele di Dio per Israele” e L’alleanza con il popolo ebraico è abrogata “sì, sì” o “no, no”?). Bergoglio pronuncia una chiara eresia, che contrasta con gli insegnamenti autentici della Santa Scrittura. Questo conferma che lo spirito che anima Bergoglio non è santo ma è uno spirito contrario all’azione dello Spirito Santo, che ha sancito la nuova Alleanza in Cristo. Lo Spirito Santo non dimora in Bergoglio, che ha tradito Cristo per dare vita ad una nuova religione mondiale che non pone più Cristo al centro. Ancora una volta coloro che erano stati chiamati ad amministrare la vigna del Signore hanno tradito lo Spirito del Padre per servire uno spirito maligno che è anti-cristico.




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