Bergoglio, l’Europa e i trattati di Roma: la “centralità dell’uomo”, non di Dio
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“(…) Qual è allora l’ermeneutica, la chiave interpretativa con la quale possiamo leggere le difficoltà del presente e trovare risposte per il futuro? La rievocazione del pensiero dei Padri sarebbe infatti sterile se non servisse a indicarci un cammino, se non diventasse stimolo per l’avvenire e sorgente di speranza. Ogni corpo che perde il senso del suo cammino, cui viene a mancare questo sguardo in avanti, patisce prima un’involuzione e a lungo andare rischia di morire. Quale dunque il lascito dei Padri fondatori? Quali prospettive ci indicano per affrontare le sfide che ci attendono? Quale speranza per l’Europa di oggi e di domani?
Le risposte le ritroviamo proprio nei pilastri sui quali essi hanno inteso edificare la Comunità economica europea e che ho già ricordati: la centralità dell’uomo…. A chi governa compete discernere le strade della speranza – questo è il vostro compito: discernere le strade della speranza – , identificare i percorsi concreti per far sì che i passi significativi fin qui compiuti non abbiano a disperdersi, ma siano pegno di un cammino lungo e fruttuoso.
L’Europa ritrova speranza quando l’uomo è il centro e il cuore delle sue istituzioni. Ritengo che ciò implichi l’ascolto attento e fiducioso delle istanze che provengono tanto dai singoli, quanto dalla società e dai popoli che compongono l’Unione” (Discorso ai capi di stato e di governo dell’Unione Europea, 60o anniversario della firma dei Trattati di Roma, Sala Regia, 24 marzo 2017)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Maledetto l’uomo che confida nell’uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore” (Ger 17,5)
“Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo” (1Cor 3,11)
“Così dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù” (Ef 2,19-20)
“Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Fil 2,5-11)
C) Commento:
Bergoglio nell’incontro con i Capi di governo dei Paesi dell’Unione Europea parla della “centralità dell’uomo” come speranza per l’Europa di oggi e di domani.
Ma per i veri cristiani la vera speranza di oggi e di domani è Cristo, l’Uomo Dio, la Pietra, il fondamento su cui si fonda tutto. L’uomo che confida nell’uomo e si allontana dal Signore e dalla Sua Legge è destinato a perire. Solo in Cristo vi è la vera salvezza.
Già in passato Bergoglio aveva parlato ai massimi esponenti europei manifestando il suo reale pensiero riguardante la “centralità dell’uomo”. Bergoglio disse: «Sogno un nuovo umanesimo europeo, un costante cammino di umanizzazione» (cfr. Bergoglio si immischia per realizzare il suo sogno: un nuovo umanesimo, un mondo senza Dio). Quindi Bergoglio non sogna di “divinizzare” l’umanità portandola a Cristo ma al contrario sogna di “umanizzare” l’umanità allontanandola da Cristo. Cristo è sceso dal Cielo per innalzare l’umanità al cospetto di Dio, come dice San Paolo.
La differenza tra l’umanesimo insegnato da Bergoglio e il cristianesimo insegnato da Gesù è totale. Gesù è sceso dal Cielo per portare tutti gli uomini di buona volontà al Cielo. Bergoglio, colui che dichiara di venire dalla fine del mondo, è salito al potere per condurre gli uomini verso il baratro, per allontanare tutti dalla vera religione, dal vero cristianesimo, per promuovere una nuova religione mondiale dove Cristo non è più centro, dove Cristo non è più pietra angolare ma è nuovamente scartato.
La crisi dell’Europa è dovuta principalmente al fatto che l’Europa ha rinnegato le proprie radici cristiane. L’Europa si è umanizzata e ha perso il contatto con la divinità. L’uomo ha usato la libertà donatagli da Dio per promuovere leggi umane contrarie alla vera Legge di Dio. Per la legge umana è lecito uccidere degli innocenti, già prima della loro nascita. Per la legge umana è lecito, nella sofferenza, decidere di poter morire. Per la legge umana è lecito consentire che due uomini o due donne possano unirsi ed essere “famiglia”, stravolgendo il concetto e il modello di famiglia naturale voluto da Dio nella creazione. Per la legge umana è lecito che una donna possa “affittare” una parte di sé per far nascere figli da dare ad altri, o far nascere figli in laboratori, senza che i figli possano conoscere i loro genitori naturali.
Solo tornando a Cristo, vero Uomo e vero Dio, e ai Suoi insegnamenti i paesi dell’Unione Europea potranno ritrovare la vera speranza e tornare a vivere. Questo è ciò che un vero cristiano dovrebbe proclamare ai capi di stato dei Paesi del mondo intero che vogliono tornare ad essere protagonisti nella storia di salvezza dell’umanità.