Bergoglio si immischia per realizzare il suo sogno: un nuovo umanesimo, un mondo senza Dio

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

Illustri Ospiti,
vi porgo il mio cordiale benvenuto e vi ringrazio per la vostra presenza. Sono grato in particolare ai Signori Marcel Philipp, Jürgen Linden, Martin Schulz, Jean-Claude Juncker e Donald Tusk per le loro cortesi parole. Desidero ribadire la mia intenzione di offrire il prestigioso Premio, di cui vengo onorato, per l’Europa…
Questa «famiglia di popoli»… in tempi recenti sembra sentire meno proprie le mura della casa comune, talvolta innalzate scostandosi dall’illuminato progetto architettato dai Padri. … Un’Europa tentata di voler assicurare e dominare spazi più che generare processi di inclusione e trasformazione; un’Europa che si va “trincerando” invece di privilegiare azioni che promuovano nuovi dinamismi nella società; dinamismi capaci di coinvolgere e mettere in movimento tutti gli attori sociali (gruppi e persone) nella ricerca di nuove soluzioni ai problemi attuali, che portino frutto in importanti avvenimenti storici; un’Europa che lungi dal proteggere spazi si renda madre generatrice di processi.
Che cosa ti è successo, EUROPA UMANISTICA, paladina dei diritti dell’uomo, della democrazia e della libertà? Che cosa ti è successo, Europa terra di poeti, filosofi, artisti, musicisti, letterati? Che cosa ti è successo, Europa madre di popoli e nazioni, madre di grandi uomini e donne che hanno saputo difendere e dare la vita per la dignità dei loro fratelli? …
Questa trasfusione della memoria ci permette di ispirarci al passato per affrontare con coraggio il complesso quadro multipolare dei nostri giorni, accettando con determinazione la sfida di “aggiornare” l’idea di Europa. Un’Europa capace di dare alla luce un nuovo umanesimo basato su tre capacità: la capacità di integrare, la capacità di dialogare e la capacità di generare.
Capacità di integrare
L’identità europea è, ed è sempre stata, un’identità dinamica e multiculturale. … Il tempo ci sta insegnando che non basta il solo inserimento geografico delle persone, ma la sfida è una forte integrazione culturale. In questo modo la comunità dei popoli europei potrà vincere la tentazione di ripiegarsi su paradigmi unilaterali e di avventurarsi in “colonizzazioni ideologiche”; riscoprirà piuttosto l’ampiezza dell’anima europea, nata dall’incontro di civiltà e popoli, più vasta degli attuali confini dell’Unione e chiamata a diventare modello di nuove sintesi e di dialogo.

Questa cultura del dialogo, che dovrebbe essere inserita in tutti i curriculi scolastici come asse trasversale delle discipline, aiuterà ad inculcare nelle giovani generazioni un modo di risolvere i conflitti diverso da quello a cui li stiamo abituando. Oggi ci urge poter realizzare “coalizioni” non più solamente militari o economiche ma culturali, educative, filosofiche, religiose. Coalizioni che mettano in evidenza che, dietro molti conflitti, è spesso in gioco il potere di gruppi economici. Coalizioni capaci di difendere il popolo dall’essere utilizzato per fini impropri. Armiamo la nostra gente con la cultura del dialogo e dell’incontro.
… Con la mente e con il cuore, con speranza e senza vane nostalgie, come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, SOGNO UN NUOVO UMANESIMO EUROPEO, «UN COSTANTE CAMMINO DI UMANIZZAZIONE», cui servono «memoria, coraggio, sana e umana utopia» …. Grazie.
(Discorso in occasione del conferimento del premio Carlo Magno – Sara regia – Città del Vaticano, 6 maggio 2016)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi lupi rapaci, che non risparmieranno il gregge; perfino di mezzo a voi sorgeranno alcuni a insegnare dottrine perverse per attirare discepoli dietro di sé. Per questo vigilate, ricordando che per tre anni, notte e giorno, io non ho cessato di esortare fra le lacrime ciascuno di voi” (At 20,29-31)

Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche, sedotti dall’ipocrisia di impostori, già bollati a fuoco nella loro coscienza” (1Tm 4,1-2)

 

C) Commento:

Bergoglio ha detto che non si immischia nella politica. E il discorso da egli fatto ai più alti rappresentanti della politica dell’Unione Europea lo smaschera totalmente. Bergoglio così non è coerente ma è menzoniero.

Non è vero che Bergoglio non si immischia in politica. Bergoglio lo dice ma non lo fa. In realtà Bergoglio si immischia o non si immischia in base al suo interesse. Dipende dall’argomento di cui si tratta. Quel che è certo è che Bergoglio si immischia solo per distruggere la vera cristianità.

In questo contesto Bergoglio si immischia per portare a compimento l’azione di sgretolamento dell’identità cristiana dell’Europa.

Bergoglio si immischia e manifesta il suo sogno: “un nuovo umanesimo, un nuovo cammino di umanizzazione“, cioè un’Europa senza Dio, ma totalmente umanizzata.

Bergoglio sogna un mondo senza Dio, un mondo umanizzato.

Bergoglio sogna un mondo con al centro non Dio ma un uomo: lui.

Nell’umanesimo al centro di tutto non c’è Dio, ma l’uomo. Perciò Bergoglio non dice: «Pregate il buon Dio»; o «pregate Cristo»; o «pregate Maria». Bergoglio dice: «pregate per me».

Tutti coloro che seguono e seguiranno Bergoglio e la sua chiesa, dopo essere entrati in una specie di sonno della coscienza che Bergoglio sta portando avanti, si risveglieranno e si ritroveranno in un altro mondo. L’uomo che viene dalla fine del mondo condurrà tutti coloro che lo seguono in un altro mondo, che al centro non ha Cristo ma il Suo nemico.

Chi vuole rimanere sveglio e non lasciarsi vincere dal sonno di teorie e filosofie umane e ingannevoli che Bergoglio porta avanti, deve preservare la propria fede cristiana autentica e rimanere fedele agli insegnamenti veri e autentici di Cristo, che la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme sempre difenderà, nell’Amore a Cristo e a Maria.




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