“Abbiamo bisogno dell’ebraismo per comprendere meglio noi stessi”
A) Testo del discorso:
“Cari fratelli, vi saluto, dandovi un cordiale benvenuto e ringraziandovi per la gradita visita. In passato ho già incontrato in Vaticano la vostra organizzazione, voce dei rabbini in Europa. Sono lieto che siamo riusciti a intensificare le nostre relazioni nel corso del tempo e in particolare negli ultimi anni. (…) Il dialogo con l’ebraismo è di particolare importanza per noi cristiani, perché abbiamo radici ebraiche. Gesù è nato e vissuto da ebreo; Egli stesso è il primo garante dell’eredità ebraica all’interno del cristianesimo e noi, che siamo di Cristo, abbiamo bisogno di voi, cari fratelli, abbiamo bisogno dell’ebraismo per comprendere meglio noi stessi. Perciò è importante che il dialogo ebraico-cristiano mantenga viva la dimensione teologica, mentre continua ad affrontare questioni sociali, culturali e politiche. (…) Si potrebbe dunque dire che il nostro, più che un dialogo interreligioso, è un dialogo familiare. Quando mi recai alla Sinagoga di Roma, dissi infatti che «apparteniamo ad un’unica famiglia, la famiglia di Dio, il quale ci accompagna e ci protegge come suo popolo».”
(Discorso a una delegazione della Conference of European Rabbis, Roma, Sala del concistoro, 6 novembre 2023)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Dicendo però alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima; ora, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a sparire” (Eb 8,13)
“Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice: Ecco vengono giorni, dice il Signore, quando io stipulerò con la casa d’Israele e con la casa di Giuda un’alleanza nuova; non come l’alleanza che feci con i loro padri, nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dalla terra d’Egitto; poiché essi non son rimasti fedeli alla mia alleanza, anch’io non ebbi più cura di loro, dice il Signore. E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo” (Eb 8,8-10)
C) Commento:
“Dicendo però alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima; ora, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a sparire”, è scritto nella lettera agli Ebrei. I cristiani non hanno bisogno di “ciò che è prossimo a sparire” ma sono gli ebrei che hanno bisogno di riconoscere Gesù, non come un impostore ma come il Messia, l’unigenito Figlio di Dio, per poter ottenere la salvezza.
Questa è la Verità dei cristiani, molti dei quali hanno donato la vita per Amore della Verità, che è Cristo Signore. “Fratelli” per i cristiani sono coloro che credono in Cristo Signore, Gesù, il Re dell’Universo. Questa è “la” Famiglia, per la dottrina cristiana.
Le parole di Bergoglio esprimono un concetto di famiglia “umana” che stravolge la dottrina cristiana, nel nome di un sincretismo religioso che lo ha portato ad affermare in un documento ufficiale che “l’Alleanza con il popolo ebraico non è stata mai stata abrogata” da Dio (cfr. L’alleanza del popolo ebreo con Dio non è mai stata revocata; “L’irrevocabilità dell’Antica Alleanza e l’amore costante e fedele di Dio per Israele”). Affermazione eretica e anticristiana