“Gesù, quando si lamenta, bestemmia? Il mistero è questo”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Gesù, quando si lamenta – “Padre, perché mi hai abbandonato?” – bestemmia? Il mistero è questo“. Il Pontefice ha confidato che nella sua esperienza pastorale tante volte egli stesso sente «persone che stanno vivendo situazioni difficili, dolorose, che hanno perso tanto o si sentono sole e abbandonate e vengono a lamentarsi e fanno queste domande: Perché? Si ribellano contro Dio». E la sua risposta è: «Continua a pregare così, perché anche questa è una preghiera». Come lo era quella di Gesù, quando ha detto al Padre: «Perché mi hai abbandonato?»” (Omelia, Casa Santa Marta, 30 settembre 2014)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà” (Lc 22,42)
“Gesù gridando a gran voce, disse: Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito. Detto questo spirò” (Lc 23,46)
C) Commento:
Insinuare il dubbio che Gesù Cristo abbia bestemmiato il Padre nel momento finale in cui Gesù ha manifestato la Sua totale, perfetta, filiale obbedienza amorevole al Padre, è cosa gravissima.
Cristo non si è mai ribellato al Padre, ma si è sempre rimesso alla volontà del Padre.
La vera bestemmia è solo pensare e far pensare che il colloquio dell’Uomo Dio con il Padre possa essere considerata una ribellione.
L’Uomo Dio nel momento del Suo dolore più grande non ha esitato a rimettere la Sua Vita, il Suo Spirito nelle mani del Padre.
Questa affermazione di Bergoglio, anche se attenuata dal punto interrogativo finale, è tra quelle più gravi in assoluto pronunciate da chi, così facendo, si mostra nella sua vera natura e intenzioni.
(Per ulteriori approfondimenti su questa tematica, è possibile consultare il seguente link: Bergoglio e il Mistero della Croce parte I e Bergoglio e il Mistero della Croce parte II)