Bergoglio e il disprezzo della fede di San Pietro

 

A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:

Così, vediamo che la fede di Simon Pietro ha un carattere speciale: è una fede provata, e con essa egli ha la missione di confermare e consolidare la fede dei suoi fratelli, la nostra fede. La fede di Simon Pietro è minore di quella di tanti piccoli del popolo fedele di Dio. Ci sono persino dei pagani, come il centurione, che hanno una fede più grande nel momento di implorare la guarigione di un malato della loro famiglia. La fede di Simone è più lenta di quella di Maria Maddalena e di Giovanni. Giovanni crede al solo vedere il segno del sudario e riconosce il Signore sulla riva del lago al solo ascoltare le sue parole. La fede di Simon Pietro ha momenti di grandezza, come quando confessa che Gesù è il Messia, ma a questi momenti ne seguono quasi immediatamente altri di grande errore, di estrema fragilità e totale sconcerto, come quando vuole allontanare il Signore dalla croce, o quando affonda senza rimedio nel lago o quando vuole difendere il Signore con la spada. Per non parlare del momento vergognoso dei tre rinnegamenti davanti ai servi.
(…) Umanamente, questa consapevolezza di avere “poca fede”, insieme con l’umiltà di lasciarsi aiutare da chi sa e può farlo, è il punto di sana autostima in cui si radica il seme di quella fede “per confermare gli altri”, per “edificare sopra di essa”, che è quella che Gesù vuole da Simon Pietro e da noi che partecipiamo del ministero. Direi che è una fede condivisibile, forse perché non è tanto ammirevole. La fede di uno che avesse imparato a camminare senza tribolazioni sulle acque sarebbe affascinante, ma ci allontanerebbe. Invece, questa fede da buon amico, consapevole della sua pochezza e che confida pienamente in Gesù, ci suscita simpatia e – questa è la sua grazia – ci conferma!” (Incontro con i parroci della diocesi di Roma, San Giovanni in Laterano, 2 marzo 2017)

 

B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:

E Gesù: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli” ” (Mt 16,17)

E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù” (Ap 17,6)

 

C) Commento:

Bergoglio disprezza San Pietro come mai nessun altro pontefice nella storia della cristianità aveva osato fare. Bergoglio mette in cattiva luce tutte le debolezze di San Pietro, presentandolo ai sacerdoti della chiesa di Roma non come un esempio da imitare per il Suo essere “Pietro”, la “Roccia”, come lo aveva ribattezzato Gesù.

Bergoglio umilia San Pietro, presentandoLo come un uomo debole, dalla “fede minore di tanti piccoli del popolo di Dio”, dalla “fede più lenta” della Maddalena e di san Giovanni Apostolo, per poi concludere dicendo che la fede di Pietro è condivisibile perché “non è tanto ammirevole”. Solo Bergoglio poteva giungere a disprezzare così tanto la fede di San Pietro.

Tuttavia Bergoglio ha sempre disprezzato san Pietro (cfr. La “meschinità” di San Pietro; Pietro non aveva fatto tanti studi, non era laureato: era un pescatore). Chi non apprezza le proprie radici e i fondatori della cristianità, dovrebbe accomodarsi altrove e non mostrarsi come cristiano o, peggio ancora, pensare di poter guidare i cristiani. Bergoglio disprezza e si accanisce contro i cristiani e la cristianità, per mostrare una falsa comprensione verso i non cristiani, gli atei e gli agnostici.

Questo è ciò che è oggi la chiesa di Roma guidata da Bergoglio. Una chiesa che un tempo era la Chiesa di Cristo, Madre di tutti i cristiani ma che ora, non più guidata dallo Spirito Santo, è divenuta matrigna. Una chiesa infatti che disprezza i propri fondatori e tutti santi e i martiri della cristianità (cfr. Difendiamo la vita dei Santi) non può più essere madre dei cristiani.

Ecco che le parole di San Giovanni Apostolo, scritte nel Libro dell’Apocalisse, si compiono, nell’immagine della donna meretrice che è ebbra del sangue dei martiri e dei santi di Gesù (Ap 17,6).




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