“Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio… Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano”
A) Testo del discorso di Bergoglio:
“(…) Una delle cose che più mi ha colpito di voi giovani, di voi qui, è la capacità del dialogo interreligioso. E questo è molto importante, perché se voi incominciate a litigare: “La mia religione è più importante della tua…”, “La mia è quella vera, la tua non è vera…”. Dove porta tutto questo? Dove? Qualcuno risponda, dove? [qualcuno risponde: “La distruzione”]. È così. Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio. Sono – faccio un paragone – come diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare lì. Ma Dio è Dio per tutti. E poiché Dio è Dio per tutti, noi siamo tutti figli di Dio. “Ma il mio Dio è più importante del tuo!”. È vero questo? C’è un solo Dio, e noi, le nostre religioni sono lingue, cammini per arrivare a Dio. Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano, ma sono diversi cammini. Understood? Ma per il dialogo interreligioso fra i giovani ci vuole coraggio. Perché l’età giovanile è l’età del coraggio, ma tu puoi avere questo coraggio per fare cose che non ti aiuteranno. Invece puoi avere coraggio per andare avanti e per il dialogo.
Una cosa che aiuta tanto è il rispetto, il dialogo. Io vi dirò una cosa. Non so se succede qui, in questa città, ma in altre città succede. Fra i giovani c’è una cosa brutta: bullying. Io domando a voi: chi è il più coraggioso o la più coraggiosa per dirmi cosa pensa del bullying? [alcuni giovani rispondono] Mi è piaciuto, ognuno ha dato una definizione con un aspetto diverso del bullying. Ma sempre, sia il bullying verbale sia il bullying fisico, sempre è un’aggressione. Sempre. E pensate, nelle scuole o nei gruppi giovanili o di bambini, il bullying lo fanno con coloro che sono più deboli. Per esempio, con un bambino o una bambina disabile. E noi abbiamo visto qui questo bel ballo con bambini disabili! Ognuno di noi ha le proprie abilità e le proprie disabilità. Tutti abbiamo abilità? [rispondono: “Yes!”] E tutti abbiamo qualche disabilità? [rispondono: “Yes!”] Anche il Papa? Yes, all, all! E come noi abbiamo le nostre disabilità, dobbiamo rispettare le disabilità degli altri. You agree? E questo è importante; perché dico questo? Perché superare queste cose aiuta in quello che voi fate, il dialogo interreligioso. Perché il dialogo interreligioso si costruisce con il rispetto degli altri. E questo è molto importante.
(…)
E adesso, in silenzio, preghiamo gli uni per gli altri. In silenzio.
Che Dio benedica tutti noi. E quando passerà un po’ di tempo e voi non sarete più giovani, sarete grandi e sarete anche nonni, insegnate tutte queste cose ai bambini. God bless you and pray for me, don’t forget! But pray for, not against!” (Incontro interreligioso con i giovani, “Catholic Junior College”, Singapore, 13 settembre 2024)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Ma Gesù gli rispose: «Vattene, satana! Sta scritto: Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto»” (Mt 4,10)
“Perciò sopporto ogni cosa per gli eletti, perché anch’essi raggiungano la salvezza che è in Cristo Gesù, insieme alla gloria eterna” (2 Tm 2,10)
“E vidi che quella donna era ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. Al vederla, fui preso da grande stupore” (Ap 17,6)
C) Commento:
Bergoglio prosegue il suo viaggio per il mondo (cfr. “Tutti insieme, ciascuno praticando la propria religione, possiamo camminare alla ricerca di Dio”) per svendere Cristo e il cristianesimo a favore di una nuova religione umana dove tutti sono in cammino per raggiungere l’unico dio. Dio chi? Gesù, il Figlio del Dio vivente, Colui che ha donato la sua vita affinché tutti coloro che credendo, abbiano in Lui la Vita eterna? Neanche per sogno!
Bergoglio propone a tutti (soprattutto ai cristiani, ai quali si rivolge) un altro dio, un’altra idea di salvezza, dove tutte “tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio… Qualcuno sikh, qualcuno musulmano, qualcuno indù, qualcuno cristiano”.
Questo significa insegnare l’apostasia ai cristiani, invitandoli di fatto a credere in una religione diversa rispetto a quella che ci ha insegnato Gesù e che ci hanno insegnato tanti santi e martiri che sono morti per convertire tanti mussulmani, indù, sick, indù e altri al cristianesimo, nella certezza che solo in Gesù (e non in altri) vi è Salvezza. A che cosa è servito quel sacrificio se ora Bergoglio conduce tutti ad un’altra religione diversa dal cristianesimo?
Bene ha scritto nel Libro dell’Apocalisse l’Apostolo Giovanni, dove negli ultimi tempi ha descritto la donna-chiesa, non più madre ma matrigna, che è “ebbra del sangue” dei martiri e dei santi, facendo comprendere con questa immagine che negli ultimi tempi quella donna-chiesa si sarebbe “bevuta” il loro sacrificio fino all’ubriacatura, divorandolo e vanificandolo.