L’insegnamento anticristiano che “incoraggia e valorizza il prezioso umanesimo”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“(…) Qui ci troviamo davanti a San Petronio, ricordato come Pater et Protector e raffigurato sempre con la città sulle sue mani. Da qui fisicamente vediamo tre aspetti costitutivi della vostra città: la Chiesa, il Comune e l’Università. Quando essi dialogano e collaborano tra loro, si rafforza il prezioso umanesimo che essi esprimono e la città – per così dire – “respira”, ha un orizzonte, e non ha paura di affrontare le sfide che si presentano. Vi incoraggio a valorizzare questo umanesimo di cui siete depositari per cercare soluzioni sapienti e lungimiranti ai complessi problemi del nostro tempo, vedendoli sì come difficoltà, ma anche come opportunità di crescita e di miglioramento. E questo che dico vale per l’Italia nel suo insieme e per l’intera Europa” (Visita a Bologna, Piazza Maggiore, 1 ottobre 2017)
“(…) La ricerca del bene, infatti, è la chiave per riuscire veramente negli studi; l’amore è l’ingrediente che dà sapore ai tesori della conoscenza e, in particolare, ai diritti dell’uomo e dei popoli. Con questo spirito vorrei proporvi tre diritti, che mi sembrano attuali. 1. Diritto alla cultura. Non mi riferisco solo al sacrosanto diritto per tutti di accedere allo studio – in troppe zone del mondo tanti giovani ne sono privi –, ma anche al fatto che, oggi specialmente, diritto alla cultura significa tutelare la sapienza, cioè un sapere umano e umanizzante” (Visita a Bologna, Piazza San Domenico, 1 ottobre 2017)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Fil 2,5-11)
C) Commento:
Bergoglio ancora una volta torna a lodare e incoraggiare il nuovo umanesimo, come già aveva fatto in precedenza ( cfr. Bergoglio si immischia per realizzare il suo sogno: un nuovo umanesimo, un mondo senza Dio).
Il significato dell’ “umanesimo” è chiaro. Nell’umanesimo al centro non c’è Dio ma l’uomo. L’uomo è centro. L’uomo non ha bisogno di Dio.
L’insegnamento di Bergoglio è anti cristiano. San Paolo fa ben comprendere il percorso dell’Uomo Dio Gesù che, pur essendo di natura divina, si umilia, si abbassa, per elevare l’uomo. Questo è il percorso che ogni cristiano è chiamato a fare: spogliarsi di se stesso, della propria umanità, per lasciarsi rivestire da Dio. E questo insegnamento è l’esatto contrario di ciò che insegna l’umanesimo.
Bergoglio con chiarezza nello stesso giorno ha ribadito e spiegato ancor meglio il suo pensiero. Ha detto che “diritto alla cultura significa tutelare la sapienza, cioè un sapere umano e umanizzante”. Nella parola “umanizzante” c’è la sintesi del suo pensiero e del suo scopo. L’ “umanesimo” porta a “umanizzare” tutto, che è il contrario di ciò che vuole Gesù, l’Uomo Dio: divinizzare tutto e tutti.
L’insegnamento di Bergoglio è anti-cristiano e opposto a quello di Cristo.