Il 500º anniversario della riforma luterana e il Sacrificio di Cristo, il “peso da deporre”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“(…) È significativo che, in occasione del 500º anniversario della Riforma, cristiani evangelici e cattolici colgano l’occasione della commemorazione comune degli eventi storici del passato per mettere nuovamente Cristo al centro dei loro rapporti. Proprio «la questione su Dio», su «come poter avere un Dio misericordioso» era «la passione profonda, la molla della vita e dell’intero cammino» di Lutero. (…) Oggi, invece, rendiamo grazie a Dio perché finalmente, «deposto tutto ciò che è di peso», fraternamente «corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù» (Eb 12,1-2). Vi sono grato perché, con questo sguardo, avete intenzione di accostarvi insieme, con umiltà e franchezza, a un passato che ci addolora, e di condividere presto un importante gesto di penitenza e di riconciliazione: una funzione ecumenica, intitolata “Risanare la memoria – testimoniare Gesù Cristo”. (…) È grazie alla comunione spirituale rinsaldatasi in questi decenni di cammino ecumenico, che possiamo oggi deplorare insieme il fallimento di entrambi a riguardo dell’unità nel contesto della Riforma e degli sviluppi successivi. Al tempo stesso, nella realtà dell’unico Battesimo che ci rende fratelli e sorelle e nel comune ascolto dello Spirito, sappiamo, in una diversità ormai riconciliata, apprezzare i doni spirituali e teologici che dalla Riforma abbiamo ricevuto. A Lund, il 31 ottobre scorso, ho ringraziato il Signore di questo e ho chiesto perdono per il passato; per l’avvenire desidero confermare la nostra chiamata senza ritorno a testimoniare insieme il Vangelo e a proseguire nel cammino verso la piena unità” (Discorso alla Delegazione Ecumenica della Chiesa Evangelica in Germania, 6 febbraio 2017)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Stringendovi a lui, pietra viva, rigettata dagli uomini, ma scelta e preziosa davanti a Dio, anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: «Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chi crede in essa non resterà confuso. Onore dunque a voi che credete; ma per gli increduli la pietra che i costruttori hanno scartato è divenuta la pietra angolare, sasso d’inciampo e pietra di scandalo». Loro v’inciampano perché non credono alla parola; a questo sono stati destinati” (1Pt 2,4-9)
“Anche noi dunque, circondati da un così gran nugolo di testimoni, deposto tutto ciò che è di peso e il peccato che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l’ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio” (Eb 12,1-2)
C) Commento:
Bergoglio non perde occasione per continuare a parlare della commemorazione del 500° anniversario della riforma di Martin Lutero. Bergoglio con enfasi ritorna in ogni occasione possibile sul medesimo argomento, da far accogliere a tutti ad ogni costo, strumentalizzando le parole della Sacra Scrittura per perseguire i propri fini.
Nel suo discorso Bergoglio lascia trasparire le sue vere finalità, evidenziando due importanti aspetti. Il primo, quello di favorire quella che egli definisce “una funzione ecumenica”, che accomuni indistintamente tutti. Il secondo, strettamente correlato al primo, è il riferimento a “deporre tutto ciò che è di peso”, che Bergoglio strumentalizza. Infatti, nella Sacra Scrittura questo passo è finalizzato a portare tutto e tutti a Cristo, lasciando tutto ciò che può ostacolare questo scopo (“ciò che è di peso”).
Per Bergoglio, invece, “ciò che è di peso”, di intralcio verso il raggiungimento del suo obiettivo, che è quello di fondere tutte le religioni in un’unica, nuova, religione mondiale, è proprio Cristo e la celebrazione del rinnovamento del Suo Sacrificio Salvifico.
Questo è l’unico, ultimo ostacolo, “il peso” che intralcia il cammino di Bergoglio verso il compimento del suo progetto di nuova religione mondiale. Il rinnovamento del Sacrificio di Cristo, Pane vivo disceso dal Cielo, è l’ostacolo da abbattere per poter giungere prima alle “funzioni ecumeniche” tra i cristiani (come ha dichiarato Bergoglio), poi a funzioni congiunte (tra cristiani ed ebrei, mussulmani, induisti, buddisti e altri), che Bergoglio stesso ha già praticato in passato. Fatto questo, Bergoglio potrà speditamente dare compimento al suo progetto di una nuova filosofia religiosa su base mondiale, dove Cristo non è centro, dove Cristo non è più “la” “Pietra angolare”, la “Pietra”, testata d’angolo, che sorregge l’intero edificio, l’intero Corpo Mistico che è la Chiesa voluta dal Padre Onnipotente. In questo progetto, Cristo e il Rinnovamento del Suo Sacrificio, nell’essenza e nella sostanza, più non è.
Ora come allora coloro che erano stati chiamati ad amministrare la Vigna del Signore scartano Cristo, “la” Pietra, per costruire un tempio pagano senza Cristo. E nuovamente, ora come allora, il Padre si manifesterà nella Sua Potenza per far trionfare il Cuore Immacolato di Maria e far risorgere la Sua Santa Madre Chiesa.