“La debolezza di Dio: perde la memoria”
A) Testo del discorso di J.M. Bergoglio:
“Cari fratelli e sorelle, buongiorno! (…) La parabola che più commuove – commuove tutti –, perché manifesta l’infinito amore di Dio, è quella del padre che stringe a sé, abbraccia il figlio ritrovato. E ciò che colpisce non è tanto la triste storia di un giovane che precipita nel degrado, ma le sue parole decisive: «Mi alzerò, andrò da mio padre» (v. 18). La via del ritorno verso casa è la via della speranza e della vita nuova. Dio aspetta sempre il nostro rimetterci in viaggio, ci attende con pazienza, ci vede quando ancora siamo lontani, ci corre incontro, ci abbraccia, ci bacia, ci perdona. Così è Dio! Così è il nostro Padre! E il suo perdono cancella il passato e ci rigenera nell’amore. Dimentica il passato: questa è la debolezza di Dio. Quando ci abbraccia e ci perdona, perde la memoria, non ha memoria! Dimentica il passato. Quando noi peccatori ci convertiamo e ci facciamo ritrovare da Dio non ci attendono rimproveri e durezze, perché Dio salva, riaccoglie a casa con gioia e fa festa. (…)” (Angelus, Piazza San Pietro, 11 settembre 2016)
B) Riferimenti alla Sacra Scrittura:
“Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me”” (Lc 22,19)
“Il Signore parlò a Mosè e gli disse: “Quando per il censimento farai la rassegna degli Israeliti, ciascuno di essi pagherà al Signore il riscatto della sua vita all’atto del censimento, perché non li colpisca un flagello in occasione del loro censimento. Prenderai il denaro di questo riscatto ricevuto dagli Israeliti e lo impiegherai per il servizio della tenda del convegno. Esso sarà per gli Israeliti come un memoriale davanti al Signore per il riscatto delle vostre vite”” (Es 30,11-12;16)
“La memoria del giusto è in benedizione, il nome degli empi svanisce” (Prv 10,7)
C) Commento:
La dottrina di Bergoglio non ha fondamenti cristiani. Nel suo linguaggio qualunquistico e totalmente umanizzato, Bergoglio stravolge l’insegnamento di Dio e insegna una dottrina che non ha fondamento nella Sacra Scrittura. Bergoglio stravolge il vero significato della Sacra Scrittura, forza il significato autentico di quanto riportato nella Sacra Scrittura per condurre chi lo ascolta ad una comprensione distorta e non conforme agli insegnamenti di Gesù.
Ma la cosa subdola e perciò ingannevole è che Bergoglio non presenta la sua dottrina come propria ma come la dottrina di Gesù. Bergoglio si serve di Gesù, dei Suoi insegnamenti autentici per portare tutti ad una nuova religione non più fondata su Gesù e sui Suoi insegnamenti autentici ma su un pensiero proveniente da uno spirito contrario a Cristo.
La “memoria” nella storia di Dio è un pilastro fondamentale dell’azione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo nella storia. La memoria è un elemento imprescindibile, tanto nella storia cristiana quanto nella storia umana. Infatti anche un uomo senza memoria, un popolo senza memoria è come un albero senza radici che, quindi, è destinato a cadere.
Dire che Dio «non ha memoria» è una solenne bestemmia, oltre che una solenne sciocchezza. Per primo Gesù Cristo ci insegna il valore della memoria, in relazione al Suo Sacrificio salvifico. Gesù ha preso su di sé tutti i peccati del mondo (che è ben diverso dal dire, come ha affermato più volte Bergoglio, che “Cristo si è fatto peccato“) per poi dire nell’Ultima Cena: «Fate questo in memoria di Me» (Lc 22,19).
Quindi Gesù fa memoria e vuole che si faccia memoria del Suo Sacrificio salvifico offerto per riscattare tutti i figli di Dio dal peccato che Cristo, l’Uomo – Dio, ha preso su di sé.
Parimenti, tanti sono i momenti della storia di Dio dove nella Sacra Scrittura si dà risalto alla memoria e al memoriale, che ognuno deve aver ben presente, anche in relazione agli sbagli fatti in passato, non fosse altro per non commettere più in futuro gli stessi errori.
Dio perdona il peccatore che si pente e che si converte ma la Sua memoria è viva. Dio è vivo e come tutti i viventi ha piena e totale memoria di tutto ciò che riguarda la Creazione e gli svilluppi successivi.
Solo chi non conosce Dio o cerca di non farLo conoscere come Egli è può fare le affermazioni fatte da Bergoglio, che così facendo ancora una volta palesa il suo subdolo tentativo di presentare Dio come in realtà Dio non è. Ma Dio, che è vivo, si manifesterà e sempre più Bergoglio toccherà con mano la viva presenza di Dio nella storia. Allora ne avrà memoria.