L’azione dello Spirito Santo nella Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme – Parte III
«Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la Mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno» (Mt 16,18). Quando Gesù, per opera dello Spirito Santo, pronunciò queste parole, a cosa si riferiva? Pietro avrebbe potuto umanamente sbagliare? Pietro avrebbe potuto tradire? E se dopo aver tradito Pietro non si fosse pentito e anziché andare a piangere e a chiedere il perdono di Maria e dei fratelli, fosse rimasto in compagnia di persone inique, che non lo avrebbero potuto comprendere nel suo dramma umano, così come accadde a Giuda, che fine avrebbe fatto Pietro? Gli inferi avrebbero potuto prevalere sull’uomo se l’uomo avesse deliberatamente, volontariamente deciso di abbandonare lo Spirito per seguire lo spirito antagonista di Dio, lo spirito del maligno?
Se fino ad ora abbiamo seguito l’azione dello Spirito nelle vicissitudini della storia del Padre, che nella LIBERTA’ concessa agli uomini trova la risposta a tutti gli interrogativi più controversi della storia di Dio, passata e presente, che gli uomini non riescono e non vogliono comprendere, tutto è. E tutto si comprende.
Già prima dell’avvento dell’iniquità e dei dieci re (Ap 17,12), che hanno dato il colpo di grazia a quella casa demolendola nelle fondamenta, perché nella storia recente gli abusi hanno prevalso? Perché la copertura di quegli abusi ha prevalso? Cosa vi era in quel cuore, in tutti quei cuori che dovevano avere solo spazio per Dio? Gli inferi, in quei cuori, hanno prevalso oppure no?
L’iniquità sta disgregando quella casa; l’iniquità e i suoi figli hanno disgregato quella casa, minandone le fondamenta.
Se vi era ancora Dio, lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio, non sarebbe potuto accadere, così come non accade nella Casa animata dallo Spirito di Dio, nella quale si vuole manifestare purezza, espressione di forza vitale e santità.
Perché in una Chiesa, animata dallo Spirito di Cristo, il nome che più si ascolta è quello di Dio unitamente alla Sua Parola?
Ecco l’invito dello Spirito Santo rivolto al popolo di uscire per tempo da Babilonia, ora come allora, senza indugio, per non essere travolti dal crollo del tempio e per non associarsi ai suoi peccati e non ricevere parte dei suoi flagelli (Ap 18,4), che Dio Padre Onnipotente fa abbattere su di essa.
Ecco l’invito a seguire l’azione dello Spirito Santo, che si manifesta nel nuovo Tempio, dove è presente lo Spirito di Cristo. «Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno Dio in Spirito e Verità, perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in Spirito e Verità» (Gv 4,23-24). Dio Padre effonde il Suo Spirito affinché seguendo lo Spirito si possa nuovamente trovare e seguire la Verità, ora come allora.
Gesù dice che non vi sarà misericordia per coloro che avranno bestemmiato contro lo Spirito Santo: «Perciò io vi dico: Qualunque peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. A chiunque parlerà male del Figlio dell’uomo sarà perdonato; ma la bestemmia contro lo Spirito non gli sarà perdonata, né in questo secolo, né in quello futuro» (Mt 12,31- 32).
Ciò basta per smascherare Bergoglio e la sua falsa misericordia. La misericordia del Padre non abbraccia indistintamente tutti. Bisogna volerla, desiderarla, sforzarsi di meritarla. Così come la salvezza: bisogna meritarsi la salvezza del Padre, che non potrà essere un regalo ma dovrà essere una conquista, la conquista, di ogni cristiano che vuole essere autentico.
Chi nega la divinità del Figlio e l’opera evidente dello Spirito Santo in Lui, disprezzando e irridendo il Suo Sacrificio di Croce, che nello Spirito si rinnova, bestemmia lo Spirito e non sarà perdonato. Chi ha orecchie per intendere intenda; e ascolti; e resti fedele allo Spirito di Cristo.
Ora è il tempo di essere fedeli e veritieri, sull’esempio del cavaliere fedele e verace che avanza con gli eserciti del Cielo, che viene con la spada a doppio taglio per falciare l’iniquità e i dieci re, per combattere con giustizia (Ap 19,11-16). Non è il tempo di disquisire sulla dottrina antica, sulla tradizione o di giudicare chi si pensa voglia essere più puro degli altri; ma è il tempo di comprendere che voler rimanere fedeli a Caifa e ai sacerdoti del tempio significa sia tradire il Progetto salvifico del Padre che si manifesta per opera dello Spirito di Cristo, sia rimanere di fatto in comunione con lo spirito del male, che nel frattempo si è impadronito del tempio. Così facendo non si serve lo Spirito, ma al contrario Lo si tradisce nuovamente, ora come allora.
E dopo essere venuti a conoscenza della Verità, per opera dello Spirito, non si può più fare finta di niente, come se tutto ciò non fosse. Tutto è. E tutto ciò che è sempre più sarà.
Il Padre ci ha dato un’intelligenza e una coscienza viva, dei talenti, che vanno spesi e non sotterrati. Ce li si gioca, non a testa o croce, ma con testa e cuore, abbracciando la croce, per il bene dei fratelli, anche a costo di non essere compresi, ma derisi e insultati; o, di essere dipinti da altri, come chi vuole essere più puro e più santo. Con dignità e santità, umiltà e decisione, si avanza, a testa alta, con fierezza santa, sapendo di andare incontro a ciò che attende i figli di Dio, coloro che sono pronti in ogni modo a testimoniare il proprio Amore per Cristo, il proprio Amore per la Verità.
Dio, Padre Onnipotente, Padre Buono e Giusto, manifesta il Suo Amore per tutti coloro che a Lui appartengono, per tutti coloro che non hanno barattato e non vogliono barattare ciò che appartiene al Suo Cuore.
Questo è l’Amore che il mondo non comprende. Questo è l’Amore che anima i figli di Dio, che andranno sempre contro corrente all’azione del mondo, che vuole portare alla rovina ogni equilibrio, per portare il disordine e la confusione, per allontanare dalla Verità tanti figli che trovano amore umano che appaga i loro sensi. Questa è la spirale del mondo che vuole trascinare ogni figlio alla perdizione.
Si è perso e sempre più si perderà di vista l’unico senso che dà vita a tutto: il senso divino, che parte dal cuore e arriva al Cuore del Padre. Ciò è la linfa vitale che fa ardere il proprio essere per abbracciare la Fiamma di Dio, che riscalda, purifica e santifica, che vuole far crescere i Suoi figli e farli rendere conto della realtà: una realtà che vuole opprimere la libertà; una realtà che vuole cancellare il ricordo del Figlio di Dio; una realtà che vuole confondere con altri pensieri ciò che è il Pensiero del Padre, ciò che è la Sua volontà.
Ecco l’Apostasia, la confusione. Ecco quel giogo pesante che si vuole mettere sul collo dei figli di Dio.
Ecco che lo Spirito, che procede dal Padre e dal Figlio, fa ascoltare e farà ascoltare la Sua viva presenza, che vuole destare i cuori da un sonno profondo, che vuole destare i figli di Dio affinché possano rimanere svegli, pronti, per riconoscere l’azione dello Spirito Santo dall’azione di uno spirito diabolico che apparentemente illumina per poi lasciare tutti al buio, un buio vivo e perenne, un buio che attanaglia e che uccide l’anima.
Ecco che lo Spirito del Padre combatterà insieme ai figli di Dio affinché la Luce sempre più possa schiarire la nebbia dei cuori, affinché la Luce possa essere vista, affinché la Luce vinca.
Ecco questa Chiesa, che mai affonderà; e mai vorrà far dimenticare gli insegnamenti che in Essa sono tramandati, per far comprendere, vivere e apprezzare il rispetto che si deve a Dio Padre Onnipotente.
La Chiesa: che vuol far ritrovare a tutti gli uomini di buona volontà il senso della Vita; che vuole riportare al centro di ogni cuore la santità; che vuole far amare da tutti il vero Dio, l’unica Alleanza che è Vita: Cristo Signore.
In Cristo tutto è. Ciò che non è, mai sarà, perché davanti a Cristo tutto si deve appiattire.
Dio, Padre Onnipotente, Padre Buono e Giusto, concede a tutti, la libertà di credere o di non credere, ora come allora; ma poi si avrà davanti l’Opera di Dio. E per tanti sarà gioia per aver creduto; per altri sarà l’ora di battersi il petto per non aver creduto.
Questo i figli di questa Chiesa proclamano al mondo di buona volontà: «Noi siamo. E mai molleremo. Noi siamo e non pretendiamo che tutti siano. Lo auspichiamo. Ma andiamo avanti nel Nome di Dio, per far trionfare il Cuore Immacolato di Maria, Madre Chiesa, Nuova Gerusalemme».