Rispondiamo a Francesco Romanetti, giornalista

 

Rispondiamo al giornalista de “Il Mattino” Francesco Romanetti che ci scrive quanto segue:

Mi chiamo Francesco Romanetti. Sono il giornalista del Mattino che ha già realizzato due servizi su Gallinaro e sul fenomeno collegato alla “Culla”, all'”Arca” e alla predicazione di Samuele Morcia. Come lo stesso Samuele sa bene, sto cercando di contattarlo personalmente per un’intervista. Avendo provato (vanamente) altre strade, tento anche questa.
In attesa di risposta, porgo i miei saluti
f. r.“.

Sig. Romanetti, ci scrive per chiederci di contattare Samuele affinché lei lo possa intervistare. Anzitutto premettiamo che noi, in questo sito, non siamo né i portavoce di Samuele né il tramite per arrivare a lui. Noi abbiamo creato questo sito per difendere la Verità di questo Mistero dagli attacchi di persone che, come lei, attaccano appunto senza neppure conoscere. E, pur ignorando, si pongono nei confronti dell’opinione pubblica come coloro che hanno la presunzione di voler far conoscere.

Con noi, Sig. Romanetti, non attecchisce. Non ci incanta con le sue parole scritte nella mail dal tono apparentemente conciliante di chi vuole apparentemente cercare il contradditorio. Apparenza. Lei, con ciò che ha già scritto, si è mostrato per quello che è. Lei è tra coloro che hanno già giudicato senza neppure conoscere. E’ andato a Gallinaro un paio di volte per fare lo scoop, cercando negli interlocutori più o meno casualmente incontrati conferme ad idee e a risposte che lei già possedeva in modo chiaro, inconfutabile. Ma la sua caccia al “santone” (è così che ha più volte chiamato Samuele, vero?) è risultata vana.

A tal proposito, abbiamo appreso dai familiari di Giuseppina che lei è stato querelato per diffamazione. Sinceramente s’è l’è cercata e pure meritata, la querela. Il suo non è giornalismo. E’ solo sensazionalismo, spettacolarismo, voglia di protagonismo di chi ha scritto inesattezze e falsità. Noi abbiamo conosciuto sia Giuseppina sia Samuele e siamo certi non solo della loro fede in Dio ma anche della loro rettitudine morale. Non lo diciamo per sentito dire ma perché sono anni che li frequentiamo e li conosciamo personalmente. Per questo i suoi articoli si commentano da soli: un mix di insulti, sottintesi, provocazioni, inesattezze e falsità. Clamorosa quella della pietra di Casa Serena che sarebbe in vendita per 300 Euro! Romanetti, ma si rende conto? Queste cose le può dire e scrivere a chi non conosce questa realtà ma non a chi ha donato il proprio cuore dopo aver trovato in questo Luogo il proprio tutto.

Romanetti, finora le è andata male. Ha sparato due colpi (i due articoli) pensando di colpire e forse affondare quelli che lei ritiene essere i protagonisti di una delle tante storie di chi, nel nome di Gesù e di Maria, ha abusato della credulità popolare per fare i propri interessi e affari. Ma oltre a non essere riuscito a documentare l’imbroglio, perché non ci sono né imbrogli né imbroglioni (coloro che lei chiama “santoni”) ma proprio per questo ora lei rischia pure di dover restituire con gli interessi quanto guadagnato, perché a diffamare le persone perbene non ci si guadagna mai ma ci si rimette sempre. Lei non ha alibi. Ma a questo penserà la giustizia terrena.

La Culla di Gesù Bambino della Nuova Gerusalemme non è né un luogo di santoni né un luogo di creduloni. La Culla di Gesù Bambino è un Mistero d’Amore.

Romanetti, L’AMORE. Lei sa cos’è “L” ‘Amore? Quello con la “A” maiuscola? Non un appagamento momentaneo dei sensi frutto di un momento di passione, magari pure disordinata; ma ciò per cui vale la pena vivere, ciò che da senso a tutte le cose. DIO AMORE. Non so se riesce a seguirci in questi discorsi.

“Sto cercando di contattarlo per un’intervista”, scrive con riferimento a Samuele. Samuele è persona riservata e, per quanto ci consta, non ama né le interviste né il clamore dei media. Ma al di là di queste considerazioni, lei ha già emesso la sentenza nei suoi confronti, e lo ha fatto a mezzo stampa, senza neppure accettare il contradditorio di chi si è fatto portavoce della nausea di tanti che avrebbero voluto quantomeno mettere in luce la verità. Il giorno prima (22 novembre u.s.) della pubblicazione del suo ultimo articolo su “Il Mattino” del 23 novembre u.s, le è stata recapitata a mezzo mail la lettera di un amico avvocato, che lei ha pure citato con sarcasmo nell’articolo pubblicato, affinché nel nome della legge (quella terrena) sulla stampa fosse concesso il diritto di replica per consentire di ristabilire la veridicità dei fatti. Ci è stata inviata copia sia della richiesta di pubblicazione inviata alla redazione de “Il Mattino” sia del contenuto integrale di tale documento, in cui non ci sono elementi tali da giustificare la non pubblicazione. Semplicemente è mancata la volontà di farlo. “Il Mattino” ha deciso infatti di non pubblicare la replica, pur avendo ampio spazio nella pagina in cui è stato pubblicato il suo articolo del 23/11/2014. Lo ha fatto “Difendiamo la Verità”. Ma questa è correttezza? E’ questo fare giornalismo? E’ questo ciò che prevede lo Stato di diritto? Ma, come lei ben sa, spesso il sistema non funziona.

Romanetti, il Sistema. Quel sistema che qualcuno, stanco di combattere, si rassegna ad accettare ma che altri, fieri e indomiti, vorrebbero rivoluzionare affinché il mondo cambi. Forse su questa tematica ci comprende di più. Ma se il sistema non funziona è perché ci sono uomini al suo interno che si piegano alla logica dell’interesse particolare e abbandonano quella dell’interesse collettivo. Ricercare la Verità non è semplice: presuppone sacrificio.

Romanetti, è un percorso. Da fare in quanto prima uomini e poi cristiani. Prima UOMINI. Uomini, cioè essere umani, che vogliono mantenere la schiena dritta e non accettano di piegarla alle logiche del sistema. Questo ci insegna Gesù Cristo, l’Uomo Dio. Non una favola o un fantasma. Un Uomo che, ripieno di divinità, con la sola arma dell’Amore e della Verità, ha rivoluzionato il sistema. Il sistema non lo si vince con le provocazioni, con le diffamazioni, con le prevaricazioni e con le falsità. Perché questi sono proprio i mezzi che usa il sistema per prevaricare sugli ultimi. Il sistema, specie se corrotto e marcio, lo si vince con la costanza e con l’Amore per la Verità, che Cristo Gesù ci insegna quotidianamente con il suo vivo esempio di vita che mai tramonterà.

Coloro che vivono questo Mistero d’Amore sono una Comunità, di cuori ed anime, che dopo aver tutto ricevuto gratuitamente sono pronti gratuitamente e attivamente a difendere con tutta la forza di cui dispongono tutto ciò che questo Mistero rappresenta e coloro che ora lo rappresentano.

Difendiamo la Verità.




Link vai su

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Per maggiori informazioni.

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi