Lettera aperta di Vittorio Iozzia
Mi chiamo Vittorio Iozzia e vivo la Culla di Gesù Bambino della Nuova Gerusalemme dal 1993, grazie all’annuncio fattomi da mio fratello, che ora vive in Cielo.
Arrivai li perchè volevo osservare cosa ci fosse dietro il cambiamento di mio fratello, che prima viveva il mondo al 100% e all’improvviso aveva avuto un cambiamento totale; non cercava più i bagliori a cui era abituato, ma aveva donato la sua vita a Dio pregando incessantemente il Santo Rosario. Arrivato in questo luogo Santo, ho incontrato lo sguardo di Maria G. Norcia e il mio cuore si è arrestato. Ho riconosciuto in Lei il Vero Amore di Mamma, cosa che mai avevo provato prima. Un giorno mentre ero in casa con Lei e Nonna Nella, entrò un giovane, Samuele Morcia e Lei mi disse ” Lui è l’aiuto che Dio Padre mi ha mandato come promesso”. Nel 2004, nel momento della mia più grande sofferenza ( la rimozione di un tumore al cervello) sono stati Maria G. Norcia e Samuele Morcia ad infondere nel mio cuore la certezza che Dio è più forte di ogni male. Ora come membro della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, sono qui a testimoniare la mia guarigione nel corpo e nello spirito. Sentendo le ingiustizie su questa famiglia, mi sento in dovere di difendere, anche se per me non c’è nulla da difendere, perchè tutto quello che si vive nella Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme è VERITA’ ASSOLUTA. Nessuno mai metterà dubbi nel mio cuore per quello che sono la Mia Mamma Maria G. Norcia e il Mio Sommo Pontefice Samuele Morcia, un Mistero inscindibile d’amore. Rendo grazie a Dio Padre Onnipotente per averci donato Maria G. Norcia e Samuele Morcia e tutta la sua famiglia.
Latina, 1 febbraio 2018
Vittorio Iozzia