Lettera aperta di Umberto Introini

 

Mi chiamo Umberto e vivo a in provincia di Milano. Conosco questo Luogo Santo da molti anni. E’ sempre stato per me il Luogo Santo dove ho sempre trovato pace e serenità nel cuore. In questa Terra Benedetta ho trovato l’accoglienza e sono testimone vivente di quello che mi è stato e ci è stato donato. Sono stato accolto come un figlio in un momento difficile, in cui non credevo in nulla: ce l’avevo con tutti e poi, arrivato alla Culla, ho vissuto l’Incontro “che ti cambia la vita”. L’Incontro con Lei, Maria G., che, guardandomi negli occhi con poche parole mi infonde la voglia di conoscere Cristo, di conoscere la Vergine Santa, di vivere veramente il Vangelo e di osservare i comandamenti di Dio, non a parole ma mettendoci la volontà per cambiare vita. Ho conosciuto questa Donna e Le ho parlato parecchie volte, chiedendoLe preghiere, aiuto morale e spirituale.

Ho conosciuto subito Samuele nel momento in cui è arrivato, nell’anno 2000; e da sempre ho riscontrato la perfetta sintonia tra Lei e lui: tutti e due hanno riversato infinito Amore su di me e sulla mia famiglia e su tutti i pellegrini che scendevano alla Culla, confortando, ascoltando, donandosi con umiltà senza mai risparmiarsi. Sempre una parola gentile, sempre guardando con amore coloro che gli si avvicinavano.

Ho sempre riscontrato una linearità tra quello che si viveva prima e quello che si vive ora, nella perfetta continuità tra lui e Lei. Chi ora parla e dice menzogne contro Samuele è MENZOGNERO e animato da uno spirito non santo. Sono stato sempre presente alla Culla, nei momenti di preghiera prima e nelle celebrazioni poi; e mai ho vissuto quello che ora qualcuno vorrebbe fare credere, mentendo sapendo di mentire a coloro che leggono, le proprie calunnie. Sono indignato da parole e termini offensivi e dalla cattiveria con cui “certe persone” (ma sono solo dei vili) attaccano chi ha dato loro solo Amore. Io sono testimone di tutto ciò che si è vissuto, anche nell’intimità della quotidianità di Samuele, e le cose che ora raccontano, ve lo assicuro, sono solo menzogne: cattiverie gratuite. E allora il mio cuore non può tacere. Non riconosco più queste “persone”. Voglio difendere ciò che mi appartiene, dicendo che Dio insegna prima a essere Uomini e poi Cristiani. Ed evidentemente chi sta avanzando in quelle falsità non è né “uomo” né tantomeno “Cristiano”.

Sono testimone della libertà di scelta di ogni fedele che vuole vivere la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme. Chi giunge in questa Terra Benedetta lo fa perché vuol nutrirsi dell’Infinito Amore di Dio, del Suo Balsamo Rigenerante. Mai nulla viene chiesto in cambio.

Il Santuario della Divina Misericordia è sempre gremito di fedeli che vogliono vivere la Cristianità autentica, vivere gli insegnamenti di Gesù, vivere il Vangelo Profondo.

Tutto ciò che si sta vivendo è stato infuso dal Cuore di Maria G. (la Donna di Dio, che si è abbandonata al Volere del Padre senza riserve) al cuore di Samuele. La continuità tra la Madre e il figlio “spirituale” è esempio per tutti i fedeli che vivono la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, nella certezza che il loro esempio ci conduce a vivere l’insegnamento di Cristo e di Maria e, conseguentemente, ci conduce a vivere il Piano di Amore e di Redenzione per la gloria e in onore al Padre Onnipotente, come recitiamo nella preghiera di consacrazione al Cuore di Maria.

Questa è la mia fede e la fede di tutti coloro che vivono la Chiesa voluta dal Padre. Questa Chiesa è la nostra vita, che ci aiuta a vivere l’Amore di Dio, che dona sempre e senza nulla chiedere, accogliendo tutti coloro che vogliono vivere la vera Cristianità. Nessuno può strapparci ciò che è radicato nel nostro cuore e che, insieme, stiamo portando avanti con tanta dedizione.

Noi, con la grazia di DIO, vogliamo unirci nella preghiera e nell’unione fraterna, per esserci sempre, per onorare questa Donna, questa Madre spirituale e suo figlio spirituale, nostro fratello, per essere Fedeli a questo Mistero d’Amore che abbiamo iniziato con Maria G. Norcia e che ora continuiamo con Samuele, il nostro amico, il nostro fratello, il nostro pontefice.

Legnano, 27 gennaio 2018

Umberto Introini




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