Lettera aperta di Teresa Mirante
Sono Teresa Mirante e voglio unirmi a tanti fratelli che in questi giorni stanno testimoniando la loro fede alla Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme e a chi la guida: Pontefice Samuele Morcia.
Ho incominciato a frequentare la Culla di Gesù Bambino nel 1997 quando ci rivolgemmo, insieme a mio marito, a Giuseppina Norcia per chiedere aiuto e preghiere per nostro figlio. L’intercessione di Giuseppina ci ha ottenuto dal Padre la grazia della guarigione. Giuseppina ci ha accolto sin dal primo momento oltre che con un sorriso soprattutto con dolcezza, amore, premura per dirla in una unica parola “come una mamma”. Successivamente ho conosciuto anche Samuele al quale, su suggerimento ed invito di Giuseppina, ci rivolgevamo per chiedere consigli e del quale apprezzavo sempre più le sue doti speciali: amore, dolcezza, coerenza proprio come la stessa Giuseppina. Ininterrottamente ho seguito questo Grande Mistero d’Amore e grande è stata la gioia per la riapertura della Cappellina e immensa quella provata quando il Padre ci ha donato anche il Santuario della Divina Misericordia. A gran voce dico GRAZIE a Samuele e alla Sua sposa Anna che si sono presi cura del mio cuore straziato dal dolore della perdita di un figlio. Dico grazie anche a tutti gli strumenti che il Padre ha messo a nostra disposizione in Quel Luogo: I Ministri della Chiesa e dico grazie anche a Vincenzo ed alla sua sposa che insieme a Samuele hanno raccolto “l’eredità” di Mamma Giuseppina e compiendo il suo volere hanno permesso la realizzazione di tutto quanto sta davanti ai nostri occhi.
Agli ipocriti, ai falsi mentori ed a quanti tramano per scopi personali dico: vergogna. Agli uomini di buona volontà il mio cuore dice: non date ascolto a nessuno, venite, vedete e ristorate la vostra anima.
Cellole (CE), lì 29 gennaio 2018
Teresa Mirante