Lettera aperta di Sergio Alabiso

 

Tanti anni sono trascorsi ormai da quando ho messo piede la prima volta alla Culla del Bambino Gesu’.

Ricordo che ero andato principalmente per curiosità. Mi era stato detto che in quel luogo vi erano le apparizioni di Gesu’.

Approfittai insieme con mia moglie Daniela di un pellegrinaggio, ove una delle tappe era anche la Culla di Gesu’ Bambino a Gallinaro.

Prima di andare alla Culla abbiamo avuto l’opportunità di metterci in grazia di Dio.

Giunti alla Culla del Bambino Gesu’ ho iniziato a focalizzare il luogo, le persone che si trovavano come pellegrini e l’ambiente che mi circondava.

Era una giornata piovigginosa ma non tanto, il cielo coperto, grigio e senza sole.

A terra tutto nero perché la terra era stata ricoperta da un manto di sfabbricidi di asfalto.

Quella mattina, prima di andare alla Culla il Signore benevolmente mi ha voluto dare la certezza della Sua presenza in quel luogo. Mi ha dato tanti di quei segni che il cuore mi scoppiava nel petto e gli occhi erano pieni di lacrime. Che meraviglia, che gioia grande.

Dopo sono sceso alla Culla. Entrato dentro, dopo aver fatto la fila con altri pellegrini, mi sono incontrato per la prima volta con gli occhi del Piccolo Gesu’.

L’ho pregato di perdonarmi per la mia spavalderia nell’aver chiesto un segno della Sua presenza e dopo avere ricevuto un sorriso dal Piccolo Gesu’, guardando dentro ho visto una donna seduta e con la corona in mano. Era vestita di nero. Il suo viso luminoso. Mi fu detto che il Suo nome era Giuseppina. Le andai incontro chiamandola e Lei rivolgendomi lo sguardo non so come nel salutarLa Le dissi quello che mi era successo minuti prima, dicendoLe che in seguito avrei portato tutti i miei amici perchè anche loro potessero gioire delle meraviglie di Dio.

In risposta Giuseppina con un bel sorriso annuiva.

Di seguito al saluto sono uscito da una porta laterale della Cappellina.

Potrei continuare, ma la cosa che principalmente deve essere il fulcro di questo santo straordinario momento della mia vita e’ che l’incontro con Giuseppina si e’ ripetuto innumerevoli volte.

Abbiamo ricevuto tante grazie importanti da Gesu’, ma nel contempo abbiamo assistito ad innumerevoli grazie concesse da Gesu’ e ricevute dai pellegrini che giungevano  alla Culla, anche alla nostra presenza.

Nei colloqui con la buona Giuseppina abbiamo ricevuto insegnamenti, anche rimproveri, ma tanti sorrisi, abbracci e tanta accoglienza

Giuseppina, da buona Mamma, un giorno ci fece conoscere Samuele. Un giovane scelto dal Padre, perche’ potesse in quel tempo aiutarla nella Sua opera.

Oggi la nostra Mamma non e’ di fatto presente come prima. Ma Lei vivendo nei nostri cuori e’ sempre e costantemente presente insieme al Suo Gesu’ ed il Loro Spirito, unitamente allo Spirito di Dio Padre irradiano Amore e concedono il perdono a chi si accosta alla culla con grande pentimento e contrizione dei propri peccati.

Samuele oggi ci guida con tanto amore e sofferenza e va avanti perchè il Piano di Dio affidato prima a Giuseppina ed oggi a lui debba avanzare, avanzare, avanzare, perchè i popoli che non sanno, possano partecipare ed essere presenti nell’Isola Bianca.

PALERMO, 10 Febbraio 2018

SERGIO ALABISO




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