Lettera Aperta di Sabrina El Laban
Anche io così come i miei fratelli sento nel cuore di voler difendere nel mio piccolo, il tesoro inestimabile che ho trovato e che oggi, ingiustamente viene screditato.
Sono arrivata alla culla in prossimità della sua chiusura, accompagnata da una sorella spirituale mandatami dal Signore e con la quale oggi, insieme a tanti altri fratelli continuo questo cammino.
Un cammino che passo dopo passo mi ha donato quella pace e quell’amore che solo Dio può donare.
Alla Culla ho scoperto per la prima volta il cosa significhi esser presi per mano e non sentirsi mai soli. Ho scoperto il conforto e la gioia, quella vera, e le sue lacrime incontenibili.
Nonostante non abbia avuto la grazia di conoscere personalmente la nostra mamma spirituale Maria Giuseppa Norcia, ogni cosa e persona in quel luogo santo che è la Culla, mi han parlato di lei, permettendomi di conoscerla ed amarla incondizionatamente.
M. Giuseppina non è un ricordo, no, ma il presente, VIVO, che domenica dopo domenica, festa dopo festa riviviamo e celebriamo grazie a colui che proprio mamma ci ha donato, Samuele.
Lui che con la sua amorevole dedizione, pazienza e dolcezza porta avanti il progetto di salvezza iniziato da mamma per volere del Padre.
Grazie a Lui oggi viviamo mamma e i suoi insegnamenti cristiani autentici. Indescrivibile a parole è la forza del legame indissolubile che li unisce, quasi come fossero una persona sola.
Per sempre sarò grata al Signore per avermi portata alla Culla, per quanto ricevuto e soprattutto per avermi donato quella consapevolezza grazie alla quale oggi vivo in libertà il mio credo, che preserverò a tutti i costi dal male che oggi più che mai si è scatenato contro la nostra Chiesa.
Torino,02.02.2018
Sabrina El Laban