Lettera aperta di Rosvaldo De Santis

 

La prima volta che sono salito su quel pullman in partenza da Roma, destinazione Gallinaro, è stato nel 1995 e subito ho avuto la prima testimonianza di fede e amore per Gesù da quell’uomo che ci accompagnava nel pellegrinaggio; un Amico, un Fratello e un Padre per me.
Poi l’arrivo alla Piccola Culla, che non ho mai smesso di frequentare, e la conoscenza di Giuseppina che con la sua dedizione e obbedienza al Padre, negli anni, ha dato vita a migliaia di conversioni, compresa la mia. Poi l’arrivo di quel giovane uomo, Samuele, promesso da Dio e atteso da tutti noi fedeli che riteniamo il naturale successore di Giuseppina alla guida del mistero di Dio e che opera con la stessa totale dedizione e amore della sua e nostra Madre spirituale: Maria Giuseppa Norcia.
Ora tutte le cattiverie, le calunnie, le menzogne e il fango riversate sulla Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, sulle famiglie di Samuele e di Giuseppina ci addolorano molto, ma noi sappiamo che tutte queste cose e molto di più prima di noi le ha sofferte il nostro Gesù, la Madonna e i Discepoli del tempo.
Forti di questo grande esempio, sorvoleremo tutto ciò e avanzeremo, per non perdere di vista il vero obiettivo: il Nuovo Regno e la Vita Eterna.
UNO PER TUTTI, TUTTI PER UNO.

Campagnano di Roma, 13 febbraio 2018

Rosvaldo De Santis




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