Lettera aperta di Riscili Giuseppina

 

Un giorno indimenticabile, per me, nel lontano 2004, quando, dalla porticina della Cappellina, vidi affacciare una Donna: Lei, Maria Giuseppina Norcia, che io, come tanti fratelli, chiamo, con affetto,  “Mamma Giuseppina”. Da quel momento quel viso rimase impresso nel mio cuore.

Dopo qualche tempo vidi costante la presenza di un giovane che parlava alla gente, con tanto amore, donando ad ognuno una parola di forza e speranza: Samuele Morcia. Colui che col suo modo di fare, di parlare, mi fece innamorare di Gesù e di Maria e di tutto ciò che in questa terra d’amore il Padre ha progettato di realizzare.

Ma il dono più grande che qui ho ricevuto è stato quello della Fede, la vera Fede, quella che mi spinge oggi a parlare per difendere questo Mistero.

Penso che tutti coloro che oggi parlano male del luogo e soprattutto del nostro “Sommo Pontefice Samuele” abbiano avuto la Grazia di ricevere quei doni che qui il Signore elargisce gratuitamente come la pace e la serenità e, anche, miracoli fisici e spirituali che oggi vengono rinnegati, traditi e dimenticati per chissà quale ragione.

A tutti questi voglio ricordare ciò che sta scritto nella Sacra Scrittura, ovvero che tutto il Signore può perdonare tranne i peccati commessi contro lo Spirito Santo!

Siete divenuti come quelle guide cieche che non vedono e non vogliono far vedere addossandovi così la responsabilità anche di quelle anime che cercano Dio .

Oggi, come sarebbe dovuto accadere allora, tutto torna “all’origine”. Ecco, la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme che qui nasce per volere del Padre, per i suoi figli e per tutti gli uomini e donne di buona volontà, avendo, la Chiesa di Roma, smarrito la via “Maestra” , Via, Verità e Vita, che in Dio, Uno e Trino, si fonde: Padre, Figlio e Spirito Santo. Non un Dio generico creato da uomini, che abbraccia filosofie religiose di altro genere, o che sposa la politica e l’omosessualità che non hanno a che vedere con Cristo Gesù e, dunque, non appartengono al pensiero del Padre.

Dice Gesù: “Un albero buono non può produrre frutti cattivi , né un albero cattivo produce frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere”.

Casteldaccia (PA), 06/04/2018

Riscili Giuseppina




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