Lettera aperta di Riccardo Galetto

 

Sono un ragazzo di 26 anni, fedele a Gesù Bambino di Gallinaro, nonché membro della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme.

Fin da bambino ho frequentato la Culla del Bambino Gesù. In verità posso dire che ci andavo perché mi ci portavano i genitori. In seguito, durante il periodo adolescenziale, non mi interessava più essere veramente un fedele, di fatto decisi LIBERAMENTE di non tornare più, non capivo, mi annoiavo, volevo semplicemente lasciarmi andare ai piaceri della vita; “non voglio fare una vita da santo” ripetevo sempre a me stesso. Ovviamente nei periodi di difficoltà, grande o piccola che fosse, non capivo perché mi accadevano tante cose negative; certo, anche le gioie non mancavano, ma tendenzialmente siamo portati a lamentarci sempre di quello che ci far stare male, invece di riflettere e ricordare le grazie che abbiamo ricevuto. Senza nemmeno rendercene conto, diamo quindi per scontato tutto ciò che abbiamo, e vorremmo sempre di più: Dio da e Dio toglie, con i suoi modi e tempi, senza mai intaccare il nostro LIBERO ARBITRIO.

Grazie ai molteplici esempi di vita di persone, tra cui quello dei miei genitori, che hanno sempre perseverato nel seguire gli insegnamenti di Gesù, pian piano sempre più compresi l’importanza di quel luogo, perché capii che se volevo trovare una risposta alle mie sofferenze e alle mie gioie, è solo lì che potevo trovarla, è lì che c’è Gesù e infatti lì si trova la Verità, quella Vera, dove ha avuto inizio il Mistero di Salvezza voluto da Dio per mezzo di Mamma Giuseppina Norcia, che ho potuto conoscere attraverso il proprio erede spirituale (Samuele), semplicemente aprendo il mio cuore senza farmi troppe domande.

In seguito tale conoscenza è divenuta più profonda grazie anche alle vive testimonianze di tanti amici.

Ho acquisito piena consapevolezza dell’importanza di questo Mistero solo negli ultimi tre anni, perciò IN PIENA LIBERTA’ sono ritornato a frequentare la Culla (2015).

Tralasciando le numerose grazie che ho ricevuto da Gesù, con la mia testimonianza, ci tengo a sottolineare che in questa Chiesa la porta è aperta sia in entrata sia in uscita, senza obblighi o restrizioni. Aperta a tutti coloro che con obbedienza LIBERA e AMOREVOLE vogliono vivere la Vera Cristianità, al tempo stesso nessuno è vincolato da chicchessia, se desidera andarsene perché non condivide questa Realtà.

Dico questo per smentire le numerose accuse fatte a Samuele e ai nostri ministri, in cui si afferma che noi fedeli siamo obbligati o plagiati. Per quanto mi riguarda faccio le mie scelte di mia spontanea volontà, nessuno mi costringe. Ho deciso LIBERAMENTE di mettere la mia vita nelle mani di Dio, di impegnarmi a rispettare i Dieci Comandamenti, quelli AUTENTICI!

Posso garantire che tutte le calunnie fatte contro Samuele e la nostra Chiesa sono prive di fondamento.

“Ostracismo”, “setta”, “Pontefice autoproclamato”, ecc…. do voce al mio cuore gridando: tutte FALSITA’!

La Salvezza non è gratuita, va conquistata!

Non è per tutti, a prescindere dallo stile di vita che si fa, come si vuol far credere nella Vecchia Casa; è questo l’inganno più grande! La Salvezza avviene solo per mezzo di Gesù Cristo, non ci sono altre vie, è solo per coloro che Lo riconoscono aprendo il proprio cuore, accettando la Verità e i Dieci Comandamenti.

O lo si accetta o non lo si accetta. Non ci sono vie di mezzo così come non esistono obblighi.

Sono pienamente consapevole di quanto affermo in questa lettera e me ne assumo la totale responsabilità di fronte e Dio e di fronte agli uomini.

Latina, 31/01/2018

Riccardo Galetto




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