Lettera aperta di Regina Tommasino

 

Mi chiamo Regina Tommasino, conosco il mistero di Gesù Bambino dal 1985 e lo frequento assiduamente dal 1995. L’incontro con Gesù e i colloqui con la signora Maria G. Norcia hanno acceso sempre più in me l’amore per questo Mistero e la fiducia per gli insegnamenti che mi venivano dati ogni qual volta mi rivolgevo a Lei. Insegnamenti di rettitudine e cristianità autentica che donavano pace e serenità. Tutto ho ricevuto in questa terra d’amore, grazie, nel corpo e nello spirito. Le cure materne e i consigli di Maria G. Norcia, mi hanno guidato nel corso della mia vita, nonostante le incomprensioni di coloro che non capivano il perché di così tanta dedizione. Quando è tornata al Padre, ci ha affidato alle cure del suo figlio spirituale, Samuele, il quale ci sta conducendo con lo stesso amore nel progetto del Padre.

Nulla è cambiato negli insegnamenti che guidano la nostra Chiesa Universale della Nuova Gerusalemme.

Mi sono sentita affidata da un abbraccio materno, ad un abbraccio fraterno. Samuele ci esorta alla preghiera, all’unione fraterna e al rispetto dei comandamenti, insegnandoci ad essere cristiani autentici. Perciò non riesco a capire come si possano ora gettare tali calunnie su un uomo che ha accettato di portare su di sé un peso così grande, di un progetto di Salvezza per l’umanità e dare un dolore altrettanto grande a Colei che ce lo aveva indicato come guida.

Per questo mi sento vicina a lui e alla sua famiglia con la preghiera, fiera di appartenere alla Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme.

Formia, 27 Gennaio 2018

Regina Tommasino




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