Lettera aperta di Raffaella Rossi

 

Buongiorno mi chiamo Raffaella Rossi, e come membro di questa Chiesa voglio unirmi in difesa contro le calunnie che sono state dette soprattutto ultimamente.

La prima volta che mi sono recata alla Culla di Gesù Bambino insieme a mia mamma e a mia sorella (era il primo viaggio per tutt’e tre) è stato nell’anno 1995 quando avevo 22 anni, e tutt’ora torno in questo Luogo Santo insieme a mio marito che ho sposato nel 2006. Siamo scese in totale libertà, per nostra scelta, e nessuno in questo Luogo Santo voluto dal Padre ha mai fatto pressione su di noi. Nessuno ha mai chiesto soldi. Qui ho conosciuto l’Amore del Padre, la sua Misericordia.

Ho avuto la possibilità e l’immensa grazia di conoscere Maria Giuseppina Norcia, che mi ha accolta con una dolcezza infinita. Grazie a Lei che ha donato tutta la sua vita al Padre, è iniziato ciò che ora Samuele Morcia insieme a sua moglie Anna stanno portando avanti.

Tutti loro sono stati e sono tutt’ora un esempio di vera cristianità.

Non riesco a concepire come persone che hanno toccato con mano tutto l’Amore riversato da Maria Giuseppina, da Samuele ed Anna, possano ora buttare fango su di loro…ma il fango scivola via sul pulito della Verità.

Come mi ha consigliato Samuele preghiamo tanto Gesù.

Voglio infine ringraziare Maria Giuseppina, Samuele, Anna e Vincenzo per tutto l’Amore che ci danno.

16 febbraio 2018

Raffaella Rossi




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