Lettera aperta di Noemi Lancia
Sono una ragazza di 22 anni, conosco la Culla dal 2002, avevo 7 anni. Conoscevo Maria G. Norcia, ma per via della mia tenera età non ricordo bene.
Conosco Mario Samuele Morcia, ero presente il giorno del suo matrimonio con Anna e ricordo la gioia che si respirava.
Per un periodo della mia vita mi sono allontanata dal Mistero e posso affermare che l’ho fatto in piena libertà e senza conseguenze nella mia vita, in quanto ho mantenuto tutti i rapporti con le persone che continuavano a frequentare. In quel piccolo angolo di Paradiso vige la libertà più assoluta. E non va confusa, come leggo sul web, la libertà con il rispetto. Ogni uomo è libero, ma non tutti gli uomini sanno cos’è il rispetto, per il prossimo e per se stessi. Rinnegare in questo modo quello che prima vi faceva comodo non fa di voi persone libere tantomeno rispettose e rispettabili.
Il Mistero è Uno, non esistono distinzioni tra il prima e il dopo. C’è continuità. E questo dovrebbe essere chiaro, in quanto gli insegnamenti non sono cambiati mai.
Quindi, essendo una Fedele della Chiesa Universale Della Nuova Gerusalemme, difenderò sempre la Verità, e Colui e Coloro che ogni giorno ci tramandano i Veri Insegnamenti della Cristianità, in primis CON L’ESEMPIO. Esempio di rettitudine e santità; una Famiglia sempre disponibile ad aiutare chi ne ha bisogno.
Per capire bene le parole che tutti i fratelli in questo momento spendono per Difendere questa Chiesa, bisogna avere il cuore aperto in quanto l’essenziale è invisibile agli occhi.
Gallinaro, 03/2/18
Noemi Lancia