Lettera aperta di Massimo Verola
Anch’io, insieme a tutti i miei fratelli, desidero alzare forte la mia voce a difesa della Verità.
Sono più di venticinque anni che frequento questa Culla Santa e grazie a Gesù Bambino e a alla cura amorosa di Maria Giuseppina Norcia ora vivo.
Vi sono arrivato nel momento più brutto della mia vita. Ero caduto in una terribile depressione, causata dall’uso costante di sostanze stupefacenti, che mi aveva tolto la voglia di vivere spingendomi a farla finita per sempre. Grazie all’insistente ed amorevole invito di una persona cara anch’io, come tanti fratelli, mi sono messo in cammino arrivando alla Piccola Culla. Dietro ad una piccola finestrella ho incrociato lo sguardo ed il volto dolcissimo di una Donna che mi riempiva il cuore di tanta Pace e Amore. Io desideravo dirle tante cose ma non riuscii a pronunciare nemmeno una parola tanta era la dolcezza e l’amore con cui quella donna mi guardava e mi parlava. Ma questo mi bastò perché sentii il mio cuore riempirsi di tanta pace e serenità. Ritornai a casa con una fiducia rinnovata e con tanta voglia di vivere. Da allora sono ritornato sempre più spesso in questa Terra Santa ed in breve tempo, grazie alla preghiera ed ai consigli di Mamma Giuseppina, sono completamente guarito sia dalla depressione che dalla tossicodipendenza.
La chiamo con orgoglio e con infinito affetto “Mamma” perché grazie a Lei io vivo una vita nuova. Guidato ed istruito da Lei ho imparato a conoscere Gesù, il Suo Vangelo e le Dieci Leggi del Padre che sono diventate la guida della mia vita cristiana.
Attraverso i tanti colloqui che ho avuto con Giuseppina, Lei mi parlava spesso di un giovane come me che un giorno sarebbe arrivato, inviato dal Padre, per aiutarla in questo grande Mistero e che avrebbe portato a compimento quest’Opera di Dio. Dopo tanta attesa quel giorno è arrivato e, prima ancora che Giuseppina mi desse conferma della Sua presenza in mezzo a noi, incontrandolo, per caso faccia a faccia, ho provato nel mio cuore la stessa emozione, lo stesso amore e la stessa gioia che avevo provato il giorno in cui per la prima volta avevo incontrato mamma Giuseppina. Subito dopo parlando con Lei mi disse il Suo nome: Samuele. Mi raccomandò di ascoltarlo e amarlo come facevo con Lei e di affidarmi con fiducia alla Sua guida.
Io l’ho fatto e continuo a farlo perché in Lui ritrovo gli stessi insegnamenti, gli stessi consigli, la stessa umiltà e lo stesso amore di Mamma Giuseppina e vedo, con gioia, che Lui sta realizzando tutto ciò di cui Lei ci aveva sempre parlato. In questi giorni nel sentire tante cose cattive che si dicono di Lui io mi chiedo: ma come si può parlare male di Samuele? Egli è una persona così umile, buona, disponibile, dolce e che in prima persona, insieme alla Sua sposa Anna, mette in pratica tutto ciò che ci insegna: la Parola di Cristo. Mette in pratica ciò che dice, non predica bene e razzola male, come fanno altri. Egli cura con amore e bontà tutte le anime, donando a tutti insegnamenti santi e sacrificando tutto se stesso senza MAI nulla chiedere. Serve le anime, non si serve di loro, come fanno altri. Questo è l’esempio che abbiamo ricevuto da Mamma Giuseppina e che ora riscontriamo perfettamente in Lui. È falso ciò che alcuni traditori del loro stesso Bene dicono: prima era una cosa ed ora nè è un’altra. Non c’è né prima e né dopo c’è un continuo presente, una sola Cosa, un tutt’Uno: Maria Giuseppina Norcia-Samuele Morcia, un unico grande Mistero d’Amore e di Redenzione per la Gloria ed in onore al Padre.
Io credo nella Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, sono orgoglioso di appartenervi e sono pronto a dare la mia vita per il Suo trionfo.
Desidero che questa mia testimonianza rimanga in eterno perché se un giorno dovessi impazzire, prego Dio che non avvenga mai, si sappia che tutto ciò che qui ho detto è la pura e santa Verità.
Grazie, grazie, grazie per sempre Mamma Giuseppina e grazie a Te Fratello Samuele vi voglio tanto bene, siete la mia vita.
Casoria (NA), 29 Gennaio 2018
Massimo Verola