Lettera aperta di Maria Grazia Manzo
Frequento la culla di Gesù Bambino dall’aprile del 1999. Quest’esperienza ha stravolto e segnato la mia vita e il mio modo di essere; fin dalla prima volta ho avvertito una pace ed una serenità che non conoscevo, che mi hanno spinta a volerci ritornare più e più volte fino ad abbandonarmi a quel Dio che avevo sempre ricusato ed offeso.
Ho avuto la gioia e l’onore di conoscere Maria Giuseppa Norcia, sono testimone della sua condotta irreprensibile, dell’umiltà, della dolcezza e dell’amore che questa donna riversava su quanti le chiedevano aiuto, del suo donarsi completamente, senza mai giudicare, senza mai puntare il dito. Lei ascoltava e confortava i cuori che le si avvicinavano; li riportava a Dio, al Cristo.
Accanto a lei da sempre Anna, sua figlia, e Nonna Nella, altre due colonne portanti di questo mistero, che hanno allo stesso modo rinfrancato e consolato tante anime, anche me. Maria Giuseppa annunciava il compimento di pace, la Nuova Gerusalemme e ci ha riportato alla preghiera autentica, incurante delle critiche e delle maldicenze che sempre hanno accompagnato il suo vissuto.
Ci ha preparati all’arrivo di un giovane che avrebbe realizzato quanto da lei annunciato. Nel 2000 questo giovane è arrivato: Samuele. Subito accolto dalla famiglia e soprattutto da Maria Giuseppa, ha da subito incarnato gli stessi sentimenti che erano nel cuore di Mamma. Maria Giuseppa ci ha affidati a lui completamente scomparendo gradualmente sempre di più, ci rimandava a questo giovane, parlatene con Samuele ci diceva.
Lui ci ha accolti con la stessa umiltà e la stessa carità, ci ha ristorati ed aiutati con lo stesso amore; nel suo sguardo e nelle sue parole rivivo la stessa emozione e la stessa consolazione che era in grado di suscitare Lei. Per chi, come me, ha vissuto il prima, il durante e il dopo, con cuore sincero, volendo solo crescere nell’amore e nella grazia di Dio, nulla di incoerente trova tra ciò che era e ciò che è. Un unico agire, un unico pensiero, un unico amore che si dona.
Ecco la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, ecco i figli che legati al loro Pastore avanzano con commozione e riconoscimento. Altro che plagiati, noi tutti ci sentiamo AMATI….AMATI nell’intimo del nostro essere, da quel Dio che si è chinato su di noi. A Maria Giuseppa a Samuele ad Anna a Nonna Nella va il mio grazie….grazie a loro oggi vivo, non sopravvivo.
Saviano (NA) 26 Gennaio 2018
Maria Grazia Manzo