Lettera aperta di Maria Grazia Chiaracane

 

Anch’io come tanti fedeli voglio esprimere il mio pensiero a difesa di questo Mistero e soprattutto a difesa di Maria Giuseppina Norcia e di Samuele Morcia, coloro che hanno rigenerato in me il senso di essere cristiana.

Mi sono accostata in questo luogo circa 14 anni fa’ e da quel giorno non sono più andata via. E’ stata una strada in salita con tanti ostacoli da superare ma grazie a ciò che mi è stato insegnato in questo luogo ho accettato, superato e offerto tante prove. L’esempio di vita di Giuseppina fatta di umiltà, di obbedienza e, soprattutto, di grande amore verso Dio mi ha fatto battere il cuore verso un Padre che avevo dimenticato e, amando sempre più Lei ho accettato e amato sempre più Samuele. Lei stessa ci invitava a parlare con lui,  ad ascoltarlo.  Samuele ha sempre parlato a difesa della famiglia, di cosa significa essere marito e moglie e sul modo di educare e proteggere i propri figli. Mi ha insegnato a rispettare e vivere i dieci Comandamenti e io, nel mio piccolo, mi sono sforzata e mi sforzo di essere come lui ci vuole per fare la volontà del Padre.

In questo luogo i fedeli in piena libertà e con cuore e volontà si accostano a questa Chiesa e anch’io in totale libertà ne ho preso parte . Se si crede veramente alla missione che Maria Giuseppina Norcia ha accettato di assolvere non si può non amare anche Samuele che, con il Suo esempio di vita e di tutta la Sua famiglia, ci stimola sempre più ad essere cristiani autentici.

30 gennaio 2018

Maria Grazia Chiaracane




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