Lettera aperta di Maddalena Colucci
Ho avuto la grazia di conoscere Maria Giuseppina Norcia nel1984, quando ancora si parlava con Lei all’ingresso della Piccola Culla. In seguito poi ho conosciuto Samuele Morcia e piano piano tutti i componenti della sua meravigliosa famiglia. Nei momenti difficili di prova ci sono sempre stati con preghiere, consigli, amore e dolcezza, soprattutto da parte di Anna, moglie di Samuele Morcia. Lei ha sempre avuto nei miei confronti, nel corso degli anni, parole piene d’amore e di dolcezza, dandomi coraggio e tanta forza. Anna e Samuele hanno aiutato la mia famiglia in un momento terribile della nostra vita con la loro vicinanza e dimostrando amore incondizionato e dando tanto conforto.
Mi sento di testimoniare e di scrivere anch’io queste poche righe a difesa di queste brave persone che ci aiutano a vivere la santità. Da loro abbiamo ricevuto solo tanto bene. Rimango allibita e costernata nel sentire che invece ci sono persone che stanno calunniandole e diffamandole. Sono molto addolorata e non riesco a comprendere il perchè di tanta cattiveria. Come si può screditare e usare parole irripetibili e piene di cattiveria, dopo aver ricevuto solo e soltanto PURO AMORE? Perché parlar male di Samuele, quando nelle Sue parole c’è sempre il vivo consiglio di mettere sempre Dio al primo posto, rispettando i Dieci Comandamenti, seguendo l’esempio di Gesù e Maria e cercando di uscire dalle cose del mondo? Quegli occhi emanano quello che Samuele è nello Spirito…chi non vede è perché non vuol vedere.
In questo Santo Luogo siamo tutti liberi, nessuno ci obbliga a restare.
Ringrazio Dio per far parte della Nuova Gerusalemme.
Ringrazio di cuore per l’aiuto morale e spirituale che mi avete dato e mi continuate a dare.
Grazie.
Atina, 29 Gennaio 2018.
Maddalena Colucci
