Lettera aperta di Lucilla Evangelista
Ringrazio il Signore per avermi dato l’opportunità di difendere la mia famiglia spirituale ed il Mistero di Gesù Bambino che mi appartengono da quando ero piccola.
Avevo 8 anni quando ho conosciuto Maria Giuseppina, una donna dolce, umile, disponibile e premurosa con quanti hanno avuto l’onore e la grazia di poterci parlare, tanto da avere la certezza di sentirmi protetta, amata e soprattutto capita. Cose che solo una mamma ti può trasmettere.
Ho sentito nel cuore il suo grande amore per me, continuo e incondizionato, soprattutto quando mi sono ritrovata a commettere per mia scelta degli errori anche grandi, che mi hanno poi fatto sussultare il cuore ed interrogare la coscienza.
Cercavo sempre di trovare delle giustificazioni umane ai miei comportamenti ma ogni volta mi ritrovavo davanti alla “finestrella” della Culla, a chiedere perdono a Gesù tramite Lei. Tornavo a casa volando ma non capivo il perché. Desideravo essere liberata dai pesi dei miei errori e sentivo che solo lì avrei trovato l’assoluzione dei miei peccati.
Nel 2000 è arrivato Colui che noi, cresciuti in quel luogo, aspettavamo. C’è stato presentato da Lei, Samuele, che avrebbe continuato il suo operato e portato a termine il progetto che il Padre aveva stabilito per l’umanità.
Insieme alla sua sposa Anna, mi hanno preso per mano e con amore infinito hanno proseguito quello che Maria G. aveva iniziato su di me: condurmi sulla strada della santità, facendomi capire che dovevo tornare ai 10 Comandamenti, togliere l’io che mi impediva di vivere Dio e prepararmi con umiltà e abbandono totale al coronamento del mio sogno. Desideravo, insieme a chi è poi diventato mio marito, essere sposata nella Chiesa della Nuova Gerusalemme, nei tempi e nei modi che il Signore aveva stabilito per noi. Se non ci fossero stati loro al mio fianco, se non avessi sentito il loro amore mi sarei persa la gioia più grande, che era quella di stare al cospetto di Dio, indossando la veste bianca.
Non sono “scappata” davanti al bisogno di purificare la mia anima e liberare la mia coscienza dal desiderare cose umane che non riuscivo a realizzare.
L’indole umana è portata per sua natura a dare sempre la colpa agli altri per non sentire su di sé il peso della responsabilità dei peccati. È più facile infangare gli “Innocenti e Puri” piuttosto che togliere da dentro di sé quel fango che ti attanaglia l’anima e non ti fa volare alto.
È solo colpa nostra quando non rimaniamo umili e lieti all’azione dello Spirito Santo che vive in questa terra, per realizzare il suo grande progetto d’Amore che ha su di noi. Se si rimane docili e pazienti ci accorgiamo che il Padre opera su di noi delle continue meraviglie e se ci chiede di aspettare, di cambiare o rinunciare a qualcosa è sempre e solo per il nostro bene.
Vi ringrazio Samuele e Anna dal profondo del cuore, per avermi fatto comprendere tutto ciò, per avermi continuato a dare l’Amore di Maria G. che mi ha permesso di diventare figlia di Dio.
Gallinaro, 06/02/2018
Lucilla Evangelista