Lettera aperta di Luca Ravese
Mi chiamo Ravese Luca e voglio unirmi ai miei fratelli e condividere quello che ho nel cuore.
Una volta messo piede in questa culla, in cuor mio, ho avvertito subito la diversità di questo luogo. Quel giorno ho avuto l’onore e l’immensa Grazia di conoscere la nostra mamma Maria G. Norcia.
Lei parlava da una finestrella, era lì, instancabile, sempre pronta a coccolarci con il suo sguardo ed il suo sorriso, stava ore ed ore ad ascoltare tutti quelli che a lei si rivolgevano senza mai chiedere qualcosa in cambio, ci invitava a pregare come vuole nostro Signore, ci invitava ad amarci tutti come fratelli, e a vivere in rettitudine come veri cristiani. Il suo sguardo, per quanto mi riguarda, non lo dimenticherò mai. Questo sguardo lo ritrovo ora in quella persona a cui Maria G. ci esortava a rivolgerci cioè il nostro amico, nostro fratello, nostra guida, nostro Pontefice Samuele Morcia.
LUI come LEI porta avanti gli stessi insegnamenti: preghiera ed unione fraterna
LUI come LEI è sempre pronto ad ascoltare il fratello o la sorella che hanno bisogno di conforto
LUI come LEI non ha mai chiesto niente in cambio
LUI come LEI non ha mai costretto nessuno a seguire la nostra Chiesa, la Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme, a cui lei e lui tanto lavoro dedicano giornalmente….
Chi dichiara che le cose sono cambiate da quando alla guida c’è il nostro Pontefice probabilmente o non lo ha riconosciuto per quello che lui realmente è o parla con la sua bocca, ma le parole sono di qualcun’altro….
I valori dell’essere veri cristiani, ce li hanno sempre insegnati Mamma Maria G., Samuele e la loro famiglia, con l’esempio palpabile, non con le parole, ma con i fatti…
Lesmo MB, 29 Gennaio 2018
Ravese Luca
