Lettera aperta di Gilda Alabisio

 

Roberta cara, da più di 30 anni frequento la Culla e mai, ripeto, MAI, ho dubitato della tua Nonna, anche quando ci ha “affidati” a Samuele. Come da Lei appreso, la prima unione fraterna nasce in famiglia.

Ferire, umiliare, mortificare, offendere, denigrare quanti hanno il nostro stesso sangue nelle vene è ”malefico” sopratutto da parte di chi ha ricevuto buoni esempi di amore, obbedienza, umiltà, rettitudine, dai genitori, dalla Nonna e dalla Bisnonna, esemplari! Quindi, cara figlia e nipote, sei libera, come tutti noi, di condurre la tua vita, ma non trovo dignitoso quanto stai facendo. Rispetta chi liberamente vuole continuare il cammino intrapreso e, sopratutto, chi è stato “affiancato” alla tua Nonna per continuare il piano di salvezza voluto dal Padre.

10 marzo 2018

Gilda Alabisio




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