Lettera aperta di Giacomo De Meo
Voglio dare la mia viva testimonianza di fedele della Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme per difendere la Verità del mio credo dalle offensive e infamanti accuse rivolte negli ultimi giorni.
Sono arrivato alla Culla quando ero ragazzo ed ho avuto la grazia di conoscere Maria Giuseppa Norcia. Ella, come una Mamma amorevole e piena di cure, ha indirizzato la mia vita a Dio, indicandoLo come fine principale della mia esistenza. Più volte ho parlato con Lei e sempre mi è stata vicina. Ha sorretto i miei momenti di debolezza e ha gioito con me nei momenti felici. Successivamente ho conosciuto Samuele Mario Morcia, giunto alla Culla qualche anno dopo, il quale ha continuato ad indicarmi il nostro Dio Universale (Cattolico) come unico Bene da perseguire e ad elargirmi amorevoli consigli Cristiani. Nei suoi discorsi e nelle sue parole ho ritrovato lo stesso identico amore avuto negli anni precedenti. Gli insegnamenti sono rimasti gli stessi e in piena continuità con quanto già ascoltato da Maria Giuseppa Norcia. Ognuno di noi si è sentito libero di credere oppure no.
Ogni giorno mi sforzo di essere un cristiano autentico e di rispettare i Comandamenti del Padre Buono, non ho mai pensato di poter andare via da questo luogo santo anche se, nella libertà concessa a ciascuno, avrei potuto farlo. Voglio restare e testimoniare la mia verità e, facendo ciò, affermo di non essere “manipolato” o “influenzato” da nessuno. Sento un forte amore nel cuore e voglio essere LIBERO di proclamare la mia fede senza essere accusato o imputato di non fare la cosa giusta.
Castelfiorentino, 29/01/18
Giacomo De Meo